Il Decreto Casa è legge. Il bonus mobili torna libero

Martedì, 20 Maggio 2014

L’aula della Camera ha approvato con 277 sì e 92 no il decreto legge recante misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015. Il provvedimento è legge. Una legge che «finalmente affronta organicamente il problema e non il solito decreto tampone che si limita al vecchio rito della proroga degli sfratti», ha commentato il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. «Con questo Piano, che mobilita quasi 2 miliardi di euro, andiamo concretamente incontro a chi ha bisogno e vive il dramma dell’emergenza casa». «Il decreto - ha aggiunto Lupi - contiene infine tutta una serie di agevolazioni fiscali per rimettere in moto il mercato degli affitti che dimostrano come il fisco possa essere amico dei cittadini e favorire lo sviluppo».

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In particolare il testo destina più risorse alle locazioni, con il fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione e per il fondo dedicato ai morosi incolpevoli, riduce al 10% la cedolare secca per i proprietari di immobili che applicano canoni concordati e prevede agevolazioni fiscali per l'acquisto di mobili e per i redditi più bassi che devono pagare un affitto. Tra gli altri provvedimenti, si ricordano la stretta sugli abusivi che impone lo stop agli allacci delle utenze, mentre le spese per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, fino a un tetto di 10 mila euro, sono svincolate dalla spese sostenute per la ristrutturazione dell'abitazione che fruiscono delle detrazioni.

Dal 2014 al 2017 potranno usufruire della cedolare secca scontata al 10% per i canoni concordati chi ha un contratto di locazione stipulato nei comuni per i quali sia stato deliberato, negli ultimi cinque anni, lo stato di emergenza a seguito di eventi calamitosi. C'è poi la proroga dei benefici per inquilini emersi da nero: fino al 31 dicembre 2015 gli inquilini che hanno usufruito delle norme che prevedevano agevolazioni per gli inquilini che emergevano da contratti a nero, potranno continuare a fruire del pagamento del canone in misura ridotta e non dovranno restituire i soldi.

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