Pensioni, Aggiornati i tassi per la cessione del quinto nel I trimestre 2021

redazione Giovedì, 07 Gennaio 2021
Le indicazioni in un documento Inps. I nuovi tassi di riferimento riguardano le operazioni di cessione del quinto della pensione nel primo trimestre del 2021.
 Aggiornati i tassi per le operazioni di cessione del quinto della pensione per il primo trimestre del 2021. Lo comunica l'Inps nel messaggio numero 29 del 5 Gennaio 2021. I nuovi tassi seguono la pubblicazione del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 96515 del 24 Dicembre 2020 in cui sono stati resi noti i tassi effettivi globali medi (TEGM) ai fini della determinazione dei tassi usurari da applicare, tra l’altro, alle operazioni di cessione del quinto.

I nuovi tassi effettivi globali medi (TEGM), praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, così determinati ai sensi dell’articolo 2, comma 1, della legge n. 108/1996 - recante disposizioni in materia di usura - come modificato dal decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, rilevati dalla Banca d’Italia trovano applicazione per il periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 marzo 2021. Ebbene per i prestiti da estinguersi dietro cessione del quinto dello stipendio e della pensione, il valore dei tassi da applicarsi nel periodo suddetto sono i seguenti:

Il tasso d'interesse applicabile è differente a seconda se l'importo del prestito risulta inferiore o superiore a 15mila euro ed in base all'età del pensionato al momento della scadenza del piano di ammortamento.

La cessione del quinto della pensione. La cessione del quinto della pensione, com'è noto, è un'operazione di credito al consumo largamente diffusa nel panorama attuale che viene rimborsata dal soggetto finanziato mediante la cessione “pro solvendo” agli istituti di credito di una quota (sino ad un massimo di un quinto appunto) del proprio trattamento pensionistico, cui il Cliente abbia diritto in dipendenza del percepimento della pensione. La rata di rimborso è mensile e viene trattenuta su ogni busta paga direttamente dall’Ente Pensionistico che provvede a sua volta a riversarla all'istituto finanziatore. L’importo della rata e la durata del prestito dipendono dalle scelte del pensionato, tuttavia la rata di rimborso non può essere superiore ad un quinto della pensione mensile netta, non può determinare un importo inferiore al trattamento minimo ed il prestito dovrà avere una durata ricompresa tra un minimo di 24 mesi e un massimo di 120 mesi. Ad esempio, nel caso in cui il cedente disponga di una pensione di 1500 euro al mese la rata massima sarà pari a 300 euro al mese.  

Le pensioni cedibili. Possono essere cedute tutte le pensioni, ad eccezione delle pensioni e assegni sociali, le prestazioni di invalidità civile, gli assegni mensili per l'assistenza ai pensionati per inabilità; gli assegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO), gli assegni al nucleo familiare, le pensioni con contitolarità per la quota parte non di pertinenza del soggetto richiedente la cessione e le prestazioni di esodo ex art. 4, commi da 1 a 7 – ter, della Legge n. 92/2012. 

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