Reddito di Cittadinanza, Rafforzati i controlli da parte delle Fiamme Gialle

Valerio Damiani Mercoledì, 04 Settembre 2019
I chiarimenti in un documento della GdF. In occasione di un qualsiasi controllo la verifica sarà estesa ad appurare se, tra i componenti del nucleo familiare, via sia la presenza di un soggetto percettore di Rdc.
Azione di servizio multidisciplinare sui beneficiari del reddito di cittadinanza. L'attività di vigilanza della GdF riguarderà anche l'accertamento dell'erogazione del beneficio economico del Rdc ai fini della verifica della presenza di eventuali cause di incompatibilità e decadenza. Lo spiega la nota prot. n. 470/2019 del comando generale della Gdf, contenente indicazioni per il rafforzo dei controlli per prevenire gli abusi nell'erogazione dell'RdC.

Il contrasto a chi percepisce indebitamente il reddito di cittadinanza, rileva il Comando generale, impone un'azione di servizio multidisciplinare, volta a valorizzare le capacità operative delle varie componenti d'intervento del Corpo, non soltanto nell'ambito del comparto della tutela delle uscite, ma anche in quello della tutela delle entrate e nel contesto dell'azione di controllo economico del territorio. Per questo sono stati messi a sistema tutti gli elementi raccolti nel corso degli interventi svolti nelle attività di contrasto al sommerso da lavoro o d'azienda, di controllo delle merci e delle persone, nell'attuazione dei dispositivi permanenti di contrasto ai traffici illeciti, alla contraffazione e all'abusivismo commerciale organizzato, nonché quelli acquisiti dai Reparti della componente aeronavale.

Azione Multidisciplinare

Il documento pubblicato dal Comando Generale, pertanto, spiega che  in occasione di un qualsiasi controllo, la verifica andrà estesa fino ad appurare se, tra i componenti del nucleo familiare, via sia la presenza di un soggetto percettore di Rdc, utilizzando banche dati e altre risorse informatiche mediante controlli incrociati e, nell'eventualità, a segnalare i nominativi all'Inps (in aggiunta agli eventuali rilievi di natura penale). In primo luogo, i controlli verteranno sull'accertamento della presenza di eventuali dichiarazioni omesse oppure false nelle Dsu. A questo riguardo ad assumersi la responsabilità, anche penale, di quanto dichiarato sarà soltanto il soggetto che compila la Dsu e che auto-dichiara tutte le informazioni non acquisite automaticamente dall'Inps, nonché la domanda di Rdc.

I controlli saranno estesi anche alla corretta attuazione delle misure cd. complementari, al cui rispetto è vincolata l'erogazione del Rdc come, ad esempio, i corsi di istruzione o formazione previsti a favore dei percettori di Rdc. Obiettivo della Fiamme Gialle è evitare che venga attestata fraudolentemente l'erogazione dei percorsi didattici. Ed è anche il caso, per fare un altro esempio, dei progetti relativi a settori culturali, sociali, artistici, ambientali e formativi che devono essere predisposti dai Comuni e alla cui partecipazione sono tenuti obbligatoriamente i beneficiari di Rdc: in tal caso saranno intraprese e poste in essere le attività di intelligence già utilizzate ai fini di anti-assenteismo nei confronti dei dipendenti pubblici. Inoltre la mera rilevazione dello svolgimento di un'attività di lavoro dipendente o collaborazione coordinata e continuativa, in assenza di comunicazione obbligatoria (Co), comporterà la decadenza/revoca dell'RdC ancorché non sia stato formalizzato il relativo «verbale unico di accertamento e notifica», né tantomeno si sia concluso l'iter di accertamento dell'irregolarità in materia di lavoro.

Le Fiamme Gialle ricordano di aver svolto nei primi sei mesi del 2019, in materia di prestazioni sociali agevolate e ticket sanitari, 23.259 interventi. Di questi, 12.426, pari al 53% del totale, si sono rivelati irregolari, per un ammontare complessivo della frode accertata pari a circa 8,6 milioni di euro, con un totale di 11.779 persone segnalate, a vario titolo, alle autorità competenti.

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