Assegno di Inclusione ai nastri di partenza. Ecco a chi spetta

Domenica, 17 Dicembre 2023
In Gazzetta il decreto del Ministero del Lavoro che disciplina la nuova misura operativa dal 1° gennaio 2024 in sostituzione del reddito di cittadinanza. Domande al via dal 18 dicembre 2023.

A partire da lunedì, si apriranno le porte per richiedere il nuovo Assegno d'Inclusione (Adi), la misura di sostegno economico destinata alle famiglie con almeno un componente disabile, minore, over 60 o in condizioni di svantaggio. Lo rende noto in un comunicato stampa il Ministero del Lavoro in cui spiega che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il relativo decreto attuativo 13 dicembre 2023 (G.U. n. 293 del 16 dicembre 2023) che rende operativo lo strumento pensato dal Governo Meloni prima della scorsa estate. Chi presenterà la domanda entro dicembre potrà ricevere i primi pagamenti entro la fine di gennaio.

L'Adi, infatti, sarà pienamente operativo dal 1° gennaio e sostituirà il reddito di cittadinanza, insieme al supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), l'altra misura a favore delle persone tra 18 e 59 anni (c.d. occupabili) già operativa dal 1° settembre.

Assegno di Inclusione: Quali sono i requisiti

Per quanto riguarda i requisiti, è essenziale che il richiedente sia residente in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo. Inoltre, il nucleo familiare deve possedere un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) fino a 9.360 euro e un reddito annuo inferiore a 6.000 euro, adattato al parametro della scala di equivalenza. Questo limite sale a 7.560 euro se tutti i membri della famiglia hanno almeno 67 anni e/o sono disabili gravi o non autosufficienti. Requisiti patrimoniali includono la proprietà immobiliare, escludendo la casa di abitazione, fino a 30 mila euro ai fini Imu, e un patrimonio mobiliare fino a 6.000 euro.

La domanda può essere presentata dai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia in una delle seguenti condizioni:

  1. con disabilità media, grave o non autosufficienza;
  2. minorenne;
  3. con almeno sessanta anni di età;
  4. in condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica Amministrazione.

Le condizioni di svantaggio sono indicate nel D.M. n. 154/2023. Vi rientrano, a titolo esemplificativo, soggetti con disturbi mentali, vittime di violenza di genere, vittime di tratta, tossicodipendenti, alcolisti, ludopatici, ex detenuti, senza dimora eccetera.

Domande al via

La richiesta potrà essere presentata dal 18 dicembre tramite il sito dell'Inps, utilizzando il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), oppure attraverso i patronati e i Centri di Assistenza Fiscale (Caf). Per le domande presentate fino a fine febbraio verrà accettato l'Isee 2023 se l'Isee 2024 non è ancora disponibile. Tuttavia, per continuare a ricevere il beneficio nei mesi successivi, sarà necessario fornire un Isee valido per il 2024.

Una volta presentata la domanda, l'Inps informerà il richiedente che per ottenere l'assegno, sarà necessario iscriversi al Sistema Informativo per l'Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) e firmare un Patto di Attivazione Digitale (Pad). Il sussidio inizierà a decorrere dal mese successivo a quello della sottoscrizione del Pad, impegnando i membri del nucleo familiare a partecipare a un percorso personalizzato d'inclusione sociale o lavorativa. È fondamentale rispettare gli appuntamenti con i servizi sociali, con un primo incontro entro 120 giorni e successivi incontri ogni 90 giorni; la mancata presentazione comporterà la sospensione del sussidio.

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