Sblocca Italia, arriva il bonus fiscale per chi compra ed affitta un immobile

Giovedì, 04 Settembre 2014
L'acquirente potrà dedurre dall'Irpef il 20% su un massimo di 300 mila euro la spesa per l'acquisto di un immobile nuovo a condizione che lo metta in locazione per otto anni a canone concordato.

Kamsin Il decreto sblocca Italia dovrebbe contenere una deduzione Irpef finalizzata all'acquisto di immobili nuovi da destinare alle locazioni. Il condizionale è ancora d'obbligo, dato che siamo in attesa della versione definitiva del testo del decreto su cui pendono ancora alcuni problemi di copertura finanziaria della misura. L'idea di fondo è di incentivare i privati ad acquistare abitazioni nuove da affittare per un periodo di almeno otto anni a canone concordato.

Il beneficio fiscale consiste in una deduzione dall'Irpef in misura del 20 per cento del prezzo di acquisto, con un tetto di spesa massimo fissato a 300 mila euro. Dunque massimo 60 mila euro in tutto da dividere in otto quote annuali di 7.500 euro. E in questa misura (si tratta appunto di deduzione, non di detrazione) potrà essere ridotto il reddito imponibile al momento di fare la dichiarazione. Il che vuol dire che con un'aliquota marginale che oscilla intorno al 45 per cento tra Irpef e addizionali locali il risparmio ottenibile sarà di circa 3.400 euro.

Per attivare il bonus tuttavia ci sono diversi vincoli. Almeno nella bozza. La casa infatti dovrà essere acquistata nuova (o ristrutturata) dal costruttore, non potrà essere accatastata tra quelle di lusso e dovrà avere prestazioni energetiche di classe A o B. Inoltre tra locatore e locatario non devono sussistere rapporti di parentela entro il primo grado (cioè non è ammesso il beneficio tra padre e figlio mentre lo sarebbe tra nonno e nipote). L'agevolazione è conseguibile, oltre che dalle persone fisiche, anche da cooperative edilizie e soggetti privati del terzo settore e spetta non solo per l'acquisto ma anche per la "prestazione di servizi dipendenti da contratti d'appalto, relativi alla costruzione di un'unità immobiliare a destinazione residenziale su aree edificabili".

Come detto l'acquirente dovrà destinare l'immobile acquistato alla locazione; il canone di locazione non dovrà inoltre superare quello concordato tra le associazioni di proprietari e di inquilini, secondo lo schema previsto dalla legge del 1998 ed utilizzato in particolare nelle grandi città. Sulle modalità di attuazione della norma si attendono indicazioni da un successivo decreto ministeriale.

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