Dirigenti Bancari, firmato il rinnovo del contratto sino al 2018

redazione Domenica, 19 Luglio 2015
Gli scatti d'anzianità già maturati confluiranno all'interno di un assegno ad personam non riassorbibile.
Gli stipendi dei dirigenti bancari resteranno sul livello base di 66 mila euro all'anno sino al 2018, stop agli scatti di anzianità (tranne quelli in corso di maturazione) ma sarà mantenuto l'attuale di calcolo del TFR. E' quanto prevede l'accordo siglato tra Abi e sindacati di categoria sul rinnovo del contratto dei dirigenti bancari, l'accordo che riguarda oltre 6.500 lavoratori del comparto.

 Come specifica la Fabi, gli scatti d'anzianità già maturati confluiranno all'interno di un assegno ad personam non riassorbibile che permetterà di non abbassare il potere d'acquisto della retribuzione. Il nuovo contratto introduce, inoltre, delle novità per quanto riguarda le procedure di conciliazione e, per la prima volta, le parti s'impegnano a rendere valido anche per i dirigenti l'accordo sul Fondo per la nuova occupazione, con possibilità di favorirne il reimpiego, la riconversione e la riqualificazione professionale, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro.

L'attenzione infatti è stata rivolta anche agli elementi di carattere sociale, come nel caso dell'allungamento del periodo di comporto per i malati oncologici da 30 a 36 mesi. Uno dei motivi di soddisfazione per, i sindacati è che «ora nel settore Abi tutti i lavoratori sono tutelati da un contratto collettivo rinnovato nel 2015» ricorda Massimo Masi, segretario generale Uilca, aggiungendo «siamo riusciti a fare contratti innovativi pur contenendo il costo del lavoro». Il nuovo contratto dei dirigenti bancari «è frutto di un lavoro di squadra che ha consentito di ottenere importanti garanzie»: è questo il commento del segretario generale dell'Ugl Credito, Fabio Verelli, aggiungendo che l'accordo riguarda una categoria «che spesso viene confusa con quella dei manager mentre, nella realtà, si colloca retributivamente di poco al di sopra dei quadri direttivi». GamsinPer i lavoratori coinvolti «abbiamo ottenuto certezze normative», continua Verelli, «l'estensione dell'applicazione del Fondo per l'occupazione di categoria, in caso di crisi aziendali che, negli ultimi tempi, non hanno di certo risparmiato i dirigenti di banca». «Sono soddisfatto perchè, alla pari delle aree professionali e dei quadri direttivi, finalmente anche i dirigenti potranno essere ricompresi in percorsi di riconversione professionale e riqualificazione con un canale preferenziale per la riassunzione attraverso il Fondo per l'occupazione di settore», spiega Maurizio Arena della Cisl.

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