Lavoro, Così scatta il diritto Prelazione per i dipendenti in cooperativa sull'azienda in crisi

Eleonora Accorsi Venerdì, 30 Ottobre 2015
I lavoratori dipendenti potranno rilevare l'attività dell'azienda in crisi e far proseguire l'attività attraverso la liquidazione anticipata degli ammortizzatori sociali a cui hanno diritto qualora si costituiscono in cooperativa.
Il decreto legge 145/2013 ha introdotto la possibilità della riscossione anticipata degli ammortizzatori sociali in favore dei dipendenti di aziende in crisi che decidano di costituire una cooperativa per proseguire o rilevare l'attività in crisi. L'intervento si è messo nella direzione di concedere maggiori "poteri" in capo ai lavoratori attribuendo loro un diritto di prelazione sull'azienda ed estendendo la corresponsione anticipata delle somme spettanti dagli ammortizzatori sociali anche ai lavoratori di imprese con meno di 15 dipendenti.

L'articolo 11 del decreto legge 145/2013 stabilisce infatti il diritto di prelazione nei confronti dei dipendenti nell'ipotesi di affitto o vendita dell'azienda o di rami d'azienda e di complessi di beni o contratti d'impresa sottoposti a fallimento, concordato preventivo, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa. La prelazione sussiste in favore di società cooperative costituite dai lavoratori dipendenti delle medesime aziende. In sostanza i lavoratori dipendenti di aziende in crisi possono associarsi sotto forma di società cooperativa e rilevare l'attività d'impresa presso la quale svolgevano il proprio lavoro.

La corresponsione anticipata degli ammortizzatori sociali - Non solo. Il comma 2 del citato articolo precisa anche che l'atto di aggiudicazione dell'affitto o della vendita alle nuove società cooperative formate dai lavoratori dipendenti, è titolo affinché tali lavoratori possano richiedere il pagamento anticipato degli ammortizzatori sociali a loro spettanti. La norma in pratica ha esteso la disciplina contenuta nell'articolo 7, comma 5, della legge 223/1991 la quale riservava la corresponsione anticipata del sussidio di mobilità ai dipendenti di aziende con più di 15 dipendenti che ne facciano richiesta per intraprendere un'attività autonoma o per associarsi in una forma cooperativa.

Con il DL 145/2013 la possibilità viene concessa anche ai lavoratori assunti da imprese fino a 15 dipendenti. I soci delle cooperative istitute per rilevare l'azienda "madre" potranno pertanto richiedere l'anticipazione dell'indennità Aspi (o la Naspi) a loro spettante (a condizione chiaramente di avere i requisiti di accesso all'ammortizzatore sociale).

I lavoratori che vogliono fruire di tale opzione dovranno inoltrare all'Inps un'istanza entro la fine del periodo di fruizione dei trattamenti e comunque entro 60 giorni dalla data di inizio dell'attività autonoma. L'invio deve essere effettuato tramite i servizi telematici dell'INPS oppure tramite il contact center con la documentazione necessaria per certificare l'avvio dell'attività lavorativa in forma autonoma.

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