Dis-Coll, Sì ad Odg per estendere il sussidio a chi ha perso il lavoro all'inizio del 2015

Davide Grasso Mercoledì, 04 Novembre 2015
La Commissione Lavoro del Senato approva un Odg per estendere la Dis-Coll ai parasubordinati che hanno perso il lavoro tra il 1° ed il 31 gennaio 2015.
Riconoscere il beneficio della Dis-Coll, l'indennità contro la disoccupazione per i parasubordinati introdotta dal 2015 con il Jobs Act, anche ai soggetti che in seguito alla perdita involontaria della propria occupazione con primo giorno di disoccupazione dal 1° gennaio 2015, sino a tutto il 31 gennaio 2015, possano far valere, sommando i contributi versati nell'anno precedente e quelli versati pro rata sino al verificarsi dell'evento di disoccupazione avvenuto tra il 1° e il 31 gennaio 2015, un periodo complessivo di quattro mesi di contributi. Lo chiedono al Governo in un Ordine del Giorno a firma dai senatori Zizza, Spillabotte e Pezzopane approvato ieri dalla Commissione Lavoro di Palazzo Madama in sede d'esame del disegno di legge di Stabilità 2016. 

La Commissione chiede di correggere quella "svista" che non consente a chi ha perso il lavoro tra il 1° ed il 31 gennaio 2015 la fruizione dell'ammortizzatore sociale. L'articolo 15 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 prevede infatti che, ai fini della concessione del beneficio, sussistano contemporaneamente tre requisiti all'atto della domanda: lo stato di disoccupazione, tre mesi di contributi nell'anno precedente e un mese nell'anno in cui si verifica la perdita dell'occupazione. Tuttavia, considerando che, per coloro che hanno perso il lavoro con primo giorno di disoccupazione al 1° gennaio 2015 e sino al 31 gennaio 2015 è di fatto oggettivamente impossibile il rispetto di uno dei tre requisiti ovvero, il mese di contribuzione richiesto nell'anno 2015.

"I soggetti ingiustamente esclusi - ricordano nel documento -, pur avendo maturato un periodo pari o superiore alle 4 mensilità di contribuzione nell'anno precedente o pro rata sino al giorno della perdita involontaria della propria occupazione, al fine dei riconoscimento del diritto alla Dis-Coll, devono far ricorso entro 90 giorni all'Istituto stesso dalla data di rigetto della domanda, oppure per via giudiziale entro un anno, con conseguente aggravio di oneri". I costi della modifica appaiono risibili: "la relazione tecnica accompagnatoria al decreto legislativo - concludono nel documento - stimava una potenziale platea di circa 775.000 soggetti, di cui 296.000 in possesso dei requisiti. Inoltre di quei 296.000 possibili beneficiari, quelli con i requisiti sarebbero circa 1/4, pari a 74.000 (con oneri per 165 milioni di euro nel 2015). Sempre secondo i dati, i disoccupati dal 1° gennaio sarebbero verosimilmente 6.200 (74.000 : 12)". 

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