Family act, più congedi e sostegni alla famiglia. Ecco la ricetta del Governo

Lunedì, 02 Maggio 2022
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge che delega una serie di interventi in materia di famiglia e conciliazione vita lavoro. Tra le novità più significative il potenziamento dei congedi parentali in un’ottica più flessibile con l’adeguamento della disciplina per autonomi, dipendenti privati e impiegati pubblici, nuove agevolazioni per l’acquisto e l’affitto di abitazioni ad uso familiare e sostegni alle donne lavoratrici.

A mettere a punto tutte le misure a favore della genitorialità previste dal Family Act, la Legge delega n. 32/2022 approdata in Gazzetta il 27 aprile scorso, saranno una serie di decreti legislativi che il Governo potrà adottare entro i prossimi due anni. Obiettivo sostenere la funzione sociale ed educativa della famiglia e contrastare il fenomeno della denatalità.

Già uno degli interventi inizialmente ricompresi nel Family Act, l’Assegno Unico Universale operativo da marzo, per ragioni di opportunità e di urgenza, era stato scorporato dal pacchetto con un’apposita Legge Delega n. 46/2021 e attuato da Decreto Legislativo n. 230/2021. Ora, seguiranno una serie di nuovi interventi già, peraltro, in parte anticipati nello schema di decreto legislativo di ricezione della direttiva comunitaria 2019/1158.

Gli obiettivi

Si tratta di una serie di interventi che, da una parte, puntano ad alleggerire e ridistribuire i carichi di cura all’interno delle famiglie, dall’altra ad incentivare la permanenza, il ritorno o l’ingresso delle donne sul mercato del lavoro con l’introduzione di una serie di agevolazioni per le imprese, come ad esempio la decontribuzione.

Congedi parentali

Uno dei punti cardini è la revisione dei congedi parentali (l’astensione facoltativa dal lavoro) in un’ottica più favorevole e flessibile, adeguando la normativa agli standard Europei ed estendendo la disciplina generale anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti. In merito è prevista la fruizione dei congedi parentali fino al compimento del 14° anno di età dei figli, anche con l’ausilio di modalità flessibili nel rispetto dei contratti collettivi e con un occhio particolare ai genitori single.

La Delega propone anche di aumentare l’importo dell’indennità erogata a titolo di congedo di maternità e garantire permessi retribuiti di almeno 5 ore per colloqui scolastici, oltre a permessi fruibili dal coniuge, convivente o parente entro il secondo grado per accompagnare donne in stato di gravidanza alle visite mediche specialistiche. Per ciascun figlio si prevede, infine, un periodo minimo, non inferiore a due mesi, di congedo parentale non cedibile all'altro genitore accompagnato da eventuali forme di premialità nel caso i congedi siano distribuiti equamente fra entrambi i genitori.

Ampio restyling per il congedo di paternità per il quale la Legge Delega conferma i contenuti dello schema di decreto legislativo varato il mese scorso di adeguamento alla direttiva comunitaria 2019/1158. In particolare:

  • l’introduzione di un congedo obbligatorio per il padre lavoratore nei primi mesi dalla nascita del figlio, di durata di molto superiore rispetto a quella attuale (10 giorni anche non continuativi).;
  • la concessione del congedo di paternità a prescindere dallo stato civile o di famiglia del padre lavoratore;
  • la previsione di un ragionevole periodo di preavviso al datore di lavoro per l'esercizio del diritto al congedo di paternità, sulla base dei contratti collettivi nazionali (attualmente il preavviso è di almeno 15 giorni);
  • l’estensione del congedo di paternità anche ai dipendenti pubblici.

Misure di conciliazione vita-lavoro

Un altro fronte della Delega è l’adozione di una serie di interventi che aiutino il «worklife balance» tra vita familiare e vita lavorativa. Tra cui una modulazione graduale della «retribuzione percepita dal lavoratore nei giorni di assenza dal lavoro nel caso di malattia dei figli», incentivazioni per i datori di lavoro che ricorrono al «lavoro flessibile» e strumenti agevolati per la disciplina delle prestazioni di «lavoro accessorio» riferite ad «attività di supporto alle famiglie in ambito domestico e di cura e assistenza alla persona».

Tra l’altro si prevede l’introduzione di forme di agevolazione, anche contributiva, a favore delle imprese per le sostituzioni di maternità e ulteriori incentivi per l’avvio di nuove imprese femminili e al sostegno della loro attività per i primi due anni.

Detrazioni fiscali e sostegno all’economia familiare

Per favorire il ruolo sociale della famiglia il Family Act intende far leva anche sull’aspetto finanziario. In arrivo detrazioni fiscali per le spese di locazione sostenute dalle famiglie relativamente al contratto di locazione, estese alle abitazioni per i figli maggiorenni iscritti a corsi universitari, con particolare riferimento agli studenti fuori sede, come gli sgravi fiscali anche per le giovani coppie e per i genitori single under 35 che acquistano o affittano casa.

Da segnalare pure misure di sostegno alle famiglie mediante contributi destinati a coprire il costo delle rette relative alla frequenza dei servizi educativi per l'infanzia, e contributi aggiuntivi per le spese di istruzione dei figli in relazione a viaggi di istruzione, all'iscrizione annuale o all'abbonamento ad  associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture e impianti destinati alla pratica sportiva nonché alla frequenza di corsi di lingua straniera, di arte, di teatro e di musica.

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