Indennizzi Covid-19, Via libera alle domande per il bonus di maggio

Bernardo Diaz Martedì, 23 Giugno 2020
L'Inps ha reso disponibile la procedura online per l'inoltro delle istanze. Tenuti al nuovo adempimento i professionisti senza cassa e le nuove categorie introdotte dal Decreto Legge "Rilancio".
I professionisti senza cassa dovranno presentare una nuova domanda all'Inps per conseguire il bonus di 1.000 euro a maggio. Essendo mutati i requisiti per il conseguimento dell'indennizzo (oltre che l'importo passato da 600 a 1.000 euro) l'ente previdenziale non potrà riconoscere automaticamente la prestazione come accaduto lo scorso mese di aprile. Lo rende noto lo stesso ente di previdenza tramite il portale istituzionale informando che dallo scorso fine settimana è stato reso disponibile l'applicativo da cui gli interessati possono presentare la relativa istanza di accesso. 

Autonomi e stagionali

A maggio la domanda dovrà essere presentata dai professionisti con partita iva iscritti in via esclusiva alla gestione separata (quelli senza cassa) ancorchè abbiano già beneficiato del bonus di 600 euro nei mesi di marzo ed aprile. Costoro dovranno dimostrare, oltre alla partita Iva attiva al 19 maggio, una perdita di reddito del 33% nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 (il dato è autocertificato). I collaboratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata avranno diritto a 1.000 euro per maggio se il rapporto di lavoro è cessato entro il 19 maggio. Per loro però non serve una nuova domanda se già sono risultati beneficiari del bonus di 600 euro per i mesi di marzo ed aprile. Stessa cosa per gli stagionali del turismo e del settore balneare con cessazione del rapporto di lavoro compreso tra il 1° gennaio 2019 ed il 17 marzo 2020: avranno diritto automaticamente a 1.000 euro per maggio se  hanno beneficiato del bonus di 600 euro per marzo ed aprile, altrimenti occorre fare domanda valida per maggio.

Lavoratori dello spettacolo

Ai lavoratori dello spettacolo con almeno 30 giorni di contributi nel 2019 e con un reddito non superiore a 50mila euro l'indennizzo di 600 euro sarà riconosciuto automaticamente dall'Inps anche ad aprile e maggio se già ne hanno beneficiato a marzo. Altrimenti occorre una domanda valida, in questo caso, sia per aprile che per maggio. I lavoratori dello spettacolo con 7 giorni di contributi nel 2019 ed un reddito non superiore a 35mila euro (categoria inserita solo più recentemente con il Dl 34/2020) devono, invece, presentare una domanda unica valida sia per il mese di aprile che di maggio. L'indennizzo per loro è sempre di 600 euro.

Le nuove categorie

I “nuovi beneficiari”, cioè coloro a cui sono stati riconosciuti gli indennizzi in ritardo rispetto alle categorie sopra evidenziate, possono fare un'unica domanda valida per marzo, aprile e maggio (qui il bonus vale 600 euro al mese per tutti i tre mesi). Si tratta degli stagionali di settori diversi da turismo e terme; intermittenti; autonomi occasionali; venditori porta a porta. Infine i lavoratori somministrati impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali dovranno presentare una domanda unica valida però solo per aprile (600€) e maggio (1.000€). Quest'ultima categoria ha, infatti, acquisito il bonus solo con il DL 34/2020 per i mesi di aprile e maggio negli stessi importi degli stagionali del turismo e del settore termale.

A maggio, inoltre, alcune categorie perdono il bonus. Si tratta in particolare dei lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali (artigiani, commerciati, coltivatori diretti ecc.) e di quelli agricoli a termine, che hanno beneficiato di 600 euro solo per marzo e per aprile.

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