Dopo oltre un anno di attesa prende il via la possibilità per le famiglie di escludere i titoli di stato dal calcolo dell’ISEE. Da oggi chi compila la domanda (Dsu) potrà, infatti, escludere dal patrimonio mobiliare della famiglia Bot, Btp, Ccteu, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale per l’importo massimo di 50mila euro. Le famiglie che abbiano già un’attestazione ISEE valida dovranno, per recepire la riduzione del patrimonio mobiliare in questione, presentare una nuova DSU. Mentre quelle già presentate resteranno valide sino alla loro scadenza naturale.
Lo rende noto l’Inps a seguito della pubblicazione nella sezione pubblicità legale del sito del Ministero del Lavoro, del Decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, n. 75 del 2 aprile 2025, che approva il modello aggiornato della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’ISEE.
L’ISEE
L’Isee è utilizzato per valutare la situazione economica delle famiglie, ai fini del diritto alle prestazioni sociali agevolate (es. assegno unico). È certificato dall’Inps a domanda dei cittadini che ne fanno richiesta tramite “dichiarazione sostitutiva unica” (Dsu) anche invia precompilata. Il legislatore lo scorso anno ha introdotto la possibilità di escludere dal calcolo, per l’importo massimo di 50mila euro, dei titoli di stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio assistiti da garanzia dello stato. La novella è stata recepita con il Dpcm n. 13/2025 in vigore dallo scorso 5 marzo 2025 che ha modificato il previgente regolamento Isee (Dpcm n. 159/2013). Con la pubblicazione del dm n. 75/2025 che aggiorna la modulistica per la presentazione della DSU con le relative istruzioni la novità entra dal 3 aprile pienamente in vigore.
L'Inps spiega che per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate, le DSU già presentate nell'anno in corso restano valide fino alla naturale scadenza. Permane però la facoltà di richiedere una nuova attestazione ISEE, presentando una nuova DSU calcolata secondo le nuove istruzioni.
La novità
La novità consiste nell’esclusione dal patrimonio mobiliare calcolato ai fini dell’ISEE, fino a un valore massimo di euro 50.000 per nucleo familiare dei seguenti Titoli di Stato:
- Buoni Ordinari del Tesoro – Bot;
- Buoni del Tesoro Poliennali – Btp (tutte le categorie);
- Certificati di Credito del Tesoro – CCTeu.
- i Buoni fruttiferi postali, ivi inclusi quelli trasferiti allo Stato;
- i Libretti di risparmio postale.
Nella compilazione della DSU, a tal fine, nel patrimonio mobiliare il dichiarante indica i dati contabili al netto dell’importo di titoli tenendo presente che, in via generale, sono equivalenti le varie scelte alternative sui rapporti finanziari che è possibile non dichiarare oppure dai quali può essere sottratta una parte fino a 50 mila euro per famiglia, in quanto influiscono allo stesso modo sul calcolo dell’Isee. Unica eccezione riguarda il caso del genitore non coniugato e non convivente attratto nel nucleo del figlio minorenne o studente universitario. In tale caso, spiegano le nuove istruzioni, è preferibile escludere prima i “Titoli di Stato” posseduti dai componenti del nucleo ordinario e successivamente, qualora non sia stato ancora raggiunto il limite massimo di € 50.000 per nucleo, quelli posseduti dal genitore non coniugato e non convivente attratto.
Nell’ipotesi di genitore non coniugato e non convivente attratto, è possibile compilare il “foglio componente” da allegare alla DSU in cui è presente il figlio minorenne o studente universitario oppure indicare gli estremi della DSU del genitore attratto. La prima opzione, spiegano sempre le istruzioni, è preferibile se nella DSU che ha presentato autonomamente il genitore attratto siano stati già esclusi i titoli da lui posseduti per un valore che, sommato a quello dei titoli esclusi nella DSU del nucleo del figlio minorenne o dello studente universitario, superino il limite di 50 mila euro.