Lavoro, «Green Pass base» per tutti dal 1° aprile. Ecco cosa cambia

Venerdì, 18 Marzo 2022
Lo prevede un passaggio del decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri in vista della fine dello stato di emergenza. Anche per gli ultra 50 enni sarà sufficiente il green pass base sino al 30 aprile.

Dal 1° aprile cambiano nuovamente le regole sull'uso del green pass per lavorare. Sia per gli ultra 50 enni (per i quali attualmente vige l'obbligo del cd. green pass rafforzato) sia per chi ha meno di 50 anni sarà sufficiente mostrare il green pass base, quello cioè che si ottiene anche con un tampone negativo. E dal 1° maggio verrà meno pure quest'obbligo. Lo stabilisce la bozza di decreto legge approvata ieri dal consiglio dei ministri. L'obbligo di vaccinazione, invece, permarrà sino al 31 dicembre 2022 per il personale sanitario e i lavoratori negli ospedali e nelle RSA.

Green Pass e Lavoro

Come noto le regole attualmente in vigore impongono per gli over 50 l'obbligo di «green pass rafforzato» dal 15 febbraio al 15 giugno mentre per i lavoratori con meno di 50 anni restano valide le vecchie disposizioni che dal 15 ottobre 2021 impongono solo il «green pass base» sino alla fine dello stato di emergenza (che scade il 31 marzo). Con il decreto appena approvato si supera dal 1° aprile la distinzione in base all'età. Dal 1° al 30 aprile a prescindere dall'età anagrafica sarà sufficiente il «green pass base» (ottenibile per vaccinazione, guarigione o tampone negativo). Anche quest'obbligo, poi, verrà meno dal 1° maggio 2022.

Attenzione però. Per gli ultra 50 enni e per alcune categorie di lavoratori (scuola, università, comparto difesa e sicurezza) resta l'obbligo vaccinale sino al 15 giugno. Pertanto chi ha scelto di non vaccinarsi, pur potendo tornare sul luogo di lavoro senza più subire la sospensione dello stipendio, rischia ancora la multa di 100 euro comminata dall'amministrazione fiscale. Resiste, invece, sino al 31 dicembre 2022 l'obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro per gli esercenti le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle RSA.

Mascherine

Tra le altre novità del provvedimento la proroga fino al 30 aprile dell’obbligo di mascherine ffp2 negli ambienti al chiuso quali i mezzi di trasporto e i luoghi dove si tengono spettacoli aperti al pubblico. Sempre fino al 30 aprile per i lavoratori che nell’esecuzione della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro e i lavoratori domestici sono considerati dispositivi di protezione individuale anche le mascherine chirurgiche.

Dal 1° aprile, inoltre, viene meno il sistema delle zone colorate; l'obbligo della quarantena precauzionale (per chi è stato in contatto con un positivo) ed il ritorno al 100% delle capienze degli impianti sportivi sia all'aperto che al chiuso.

Smartworking

Infine, la bozza di dl proroga al 30 giugno le norme in materia di lavoro agile ai lavoratori del settore privato e a quelli c.d. «fragili». Ai primi si tratta della possibilità di far ricorso allo smartworking anche in assenza di accordo con il datore di lavoro. Ai secondi riguarda il diritto a svolgere l'attività in modalità agile anche con adibizione a diversa mansione o a svolgere attività di formazione, anche da remoto.

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