Padoan: piu' crescita e meno tasse sul lavoro

Martedì, 04 Marzo 2014
Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, offrirà a Bruxelles l'impegno dell'Italia per interventi strutturali in cambio dello scongelamento di somme per gli investimenti.

Il check up sui conti pubblici sarà verosimilmente concluso entro metà Aprile quando il neo ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan dovrà inviare a Bruxelles il Def con un piano nazionale di riforme. Il neo ministro dell'Economia vuole comprendere innanzitutto quali sono gli spazi di manovra per l'anno in corso. Per farlo dovrà verificare le risorse che possono essere impiegate per ridefinire un nuovo quadro economico per l'Italia.

La partita che gioca il Ministro è quella di presentarsi all'Ue con la proposta di uno scambio: impegno dell'Italia su interventi economici di carattere strutturale (in primis privatizzazioni, riduzione della spesa pubblica e riforma fiscale e del mercato del lavoro) in cambio di uno "sblocco" di risorse per gli investimenti.

Tra gli interventi proposti al primo posto c'è un forte intervento sul cuneo fiscale oggetto, da tempo al centro della campagna del neo premier Matteo Renzi. Purtroppo però ancora ad oggi non si conoscono ancora le risorse che potrebbero essere effettivamente assegnate al tema: il difficile compito è nelle mani del commissario straordinario Carlo Cottarelli che da diversi mesi ormai sta effettuando un intervento di ricognizione sulla spesa pubblica improduttiva.  

Padoan e il nuovo ministro del lavoro, Giuliano Poletti, sono comunque concordi nell'importanza di diminuire la pressione fiscale sul lavoro con una particolare attenzione per i redditi bassi e per le imprese che reinvestono gli utili. Il tutto nell'ottica di spronare la crescita e di innescare un circolo virtuoso che possa spingere nuove assunzioni e creare nuovo reddito disponibile per le famiglie.

Così come tassare maggiormente patrimoni e rendite finanziarie e allo stesso tempo rendere più facile le assunzioni incentivando il lavoro stabile. E' questo del resto il programma del Jobs Act la cui  declinazione dovrà essere effettuata nei prossimi mesi dal titolare del Dicastero di Via Veneto.

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