Pensioni, Rilanciato lo studio sulla gravosità delle occupazioni

Vittorio Spinelli Venerdì, 03 Gennaio 2020
I lavori delle Commissioni Tecniche dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2020. Obiettivo studiare la gravosità delle occupazioni ai fini di una diversificazione dell'età pensionabile e una verifica della spesa pubblica per finalità previdenziali e assistenziali.
La Legge di Bilancio prova a far decollare il lavoro delle due commissioni tecniche incaricate di studiare la gravosità delle occupazioni e l'andamento della spesa previdenziale. Dopo uno stallo durato due anni (l'istituzione delle Commissioni era già prevista con la legge di bilancio 2018) l'articolo 1, co. 474-475 della legge 160/2019 rilancia il lavoro dei due gruppi di lavoro per porre le base scientifiche per una diversificazione dell'età pensionabile a seconda della professione degli assicurati e la verifica dell'andamento della spesa pubblica in materia previdenziale e assistenziale. Un progetto, quest'ultimo, che dovrebbe (teoricamente) essere l'incipit per una separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale.

Nello specifico un gruppo di lavoro viene incaricato di studiare la gravosità delle occupazioni, anche in relazione all'età anagrafica e allo condizioni soggettive dei lavoratori e delle lavoratrici, anche derivanti dall'esposizione ambientale o diretta ad agenti patogeni. La Commissione ha il compito di acquisire elementi conoscitivi e metodologie scientifiche a supporto della valutazione delle politiche statali in materia previdenziale e assistenziale. L'altro gruppo di lavoro è incaricato della classificazione e comparazione, a livello europeo e internazionale, della spesa pubblica nazionale per finalità previdenziali e assistenziali.

I tempi saranno comunque lunghi. Per il varo delle Commissioni occorreranno due DPCM da adottare entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge di bilancio (dunque entro il 30 Gennaio 2020), i lavori dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2020 ed entro i dieci giorni successivi il Governo presenterà alle Camere una relazione sugli esiti degli studi.

Le Commissioni saranno presiedute dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali o da un suo delegato e saranno composte da rappresentanti del Ministero dell'economia e delle finanze, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero della salute, dell'ISTAT, dell'INPS e dell'INAIL, nonché da esperti in materie economiche, statistiche e attuariali designati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale dei datori di lavoro e dei lavoratori. I DPCM istitutivi disciplineranno le modalità di funzionamento delle Commissioni, prevedendo la possibilità di richiesta di contributi e proposte a esperti e ad accademici appartenenti a istituzioni nazionali, europee e internazionali competenti nelle materie oggetto di studio. Ai componenti delle Commissioni non spetta alcun compenso, indennità, gettone di presenza, rimborso spese o altro emolumento comunque denominato.

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