Pensioni, Durigon: Pronti ad uscite flessibili da 64 anni

Lunedì, 25 Agosto 2025
Il sottosegretario al Lavoro rilancia la flessibilità previdenziale e incentivi per l’occupazione giovanile. Giorgetti: “I fondi pensione investano di più in Italia”.

Rilanciare la pensione 64 anni con almeno 25 anni di contributi per tutti i lavoratori e una flat tax agevolata per favorire l’ingresso e il rientro dei giovani nel mercato del lavoro. Sono le proposte sul welfare annunciate dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon in una serie di interviste durante il Meeting di Rimini. Alle misure verrebbe abbinato il congelamento dell’aumento dell’età pensionabile previsto, a regime, dal 1° gennaio 2027 (la cui entità ufficiale sarà annunciata nell’ultimo trimestre dell’anno).

Pensioni, flessibilità a 64 anni

Durigon ha spiegato l’intenzione del governo di estendere a tutti i lavoratori, anche a chi è nel sistema misto (ante 1996), la possibilità di uscita a 64 anni con 25 anni di contributi, oggi prevista solo per chi rientra interamente nel sistema contributivo, cioè per chi non possiede anzianità contributiva al 31 dicembre 1995.

La misura resterebbe su base volontaria e includerebbe una novità: la possibilità di utilizzare il Tfr come rendita presso l’Inps, in modo da integrare l’assegno pensionistico fino al raggiungimento della soglia minima pari a tre volte l’assegno sociale, requisito necessario per accedere alla pensione anticipata a 64 anni.

“Nei prossimi anni avremo sempre più pensioni contributive, con assegni inevitabilmente più bassi – ha sottolineato Durigon –. Serve un meccanismo che incentivi gli investimenti sul secondo pilastro previdenziale. La soglia dei 64 anni mi sembra equilibrata rispetto all’attuale mondo del lavoro”.

Opzione donna e quota 103

Il sottosegretario ha poi fatto il punto sulle altre misure previdenziali spiegando che opzione donna “andrebbe rafforzata, perché oggi risulta poco efficiente e ha avuto scarso appeal” a causa delle numerose limitazioni imposte negli ultimi anni. Quota 103, invece, “non rappresenta una forma ottimale di flessibilità in uscita, visto anche lo scarso utilizzo registrato”.

Durigon ha inoltre annunciato la disponibilità del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a inserire nella prossima manovra il decreto che congelerà l’aumento dei requisiti pensionistici previsto dal 2027.

Flat tax al 5% per i giovani

Accanto alle misure previdenziali, Durigon ha rilanciato un incentivo fiscale per favorire l’occupazione giovanile: una flat tax al 5% per cinque anni destinata ai nuovi assunti fino a 30 anni e agli under 35 che rientrano a risiedere in Italia.

“Lo Stato può fare la sua parte – ha detto – ma serve anche un cambiamento culturale da parte delle imprese, che non devono ridurre il costo del lavoro a scapito dei giovani con inquadramenti contrattuali inferiori”.

Giorgetti: “Fondi pensione investano di più in Italia”

Al Meeting di Rimini è intervenuto anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha posto l’accento sulla previdenza complementare.

“Ci sono fondi pensionistici esteri che investono con successo in Italia, come il fondo canadese che ha partecipato a importanti progetti infrastrutturali. Sarebbe importante che anche i nostri fondi guardassero di più al sistema Italia – ha affermato Giorgetti – investendo in infrastrutture di lungo periodo che offrono rendimenti sicuri e non speculativi”.

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