Riforma Pensioni, Taddei (Pd): ok ad intervento con legge di stabilità

redazione Martedì, 11 Agosto 2015
Il responsabile economico del Partito Democratico conferma l'obiettivo di introdurre la flessibilità in uscita entro fine anno. Dentro anche misure in favore dei lavoratori autonomi. 
E' la più grande stabilizzazione di contratti che osserviamo dal 2007: quattro assunzioni su dieci ora avvengono a tempo indetermi­nato». Così Filippo Taddei, responsabile economico del Pd in una intervista rilasciata oggi al quotidiano de La Repubblica.  I dati sul lavoro diffusi dall'Inps rappresentano «un segnale molto forte di inver­sione di tendenza e non casuale». Ma frutto di «un impegno riformato­re, grazie al Jobs Act e incentivi fiscali». 

«Abbiamo promesso di ridurre in modo strutturale il costo del lavo­ro, così sarà, vedremo se con la prosecuzione della decontribuzione per i neoassunti, selettiva o meno (ad esempio solo per il Sud). O con un taglio del cuneo fiscale per tutti. Un punto in meno di contribuzio­ne sociale costa oltre 2 miliardi. Interverremo anche per favorire il la­voro autonomo». Taddei ricorda che il ciclo è stato più favorevole in marzo-­aprile che in maggio­-giugno: "ma le assunzioni non vengono spinte so­lo dal bonus, altrimenti si sarebbero fermate a inizio an­no". La ripresa produce lavo­ro stabile e questo non era scontato. E per la prima volta dal 2011, i nuovi contratti a tempo pieno superano i part­-time". GamsinSulle pensioni Taddei conferma "assolutamente" un intervento a fine anno per la flessibilità in uscita: «Una misura per la generazione in­trappolata dalla riforma Fornero. Ma anche un aiuto per il Paese a cogliere l'opportunità della ripresa e ad accre­scere le assunzioni di giovani».

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