Sanatoria Contributiva, Domande tramite il cassetto previdenziale per gli autonomi agricoli

Venerdì, 20 Ottobre 2023
I chiarimenti in un documento dell’Inps in merito alle modalità di presentazione dell’istanza per i lavoratori autonomi agricoli per ottenere il riconteggio dei debiti stralciati.

I lavoratori autonomi agricoli possono presentare la domanda per il riconteggio dei contributi cancellati dalle rottamazioni cartelle tramite il cassetto previdenziale per agricoltori autonomi, sezione comunicazione bidirezionale invio comunicazione, selezionando la voce «riconteggio debiti stralciati art 23bis». Nel caso di decesso del titolare dei crediti stralciati la domanda può essere inviata con la Pec, all'indirizzo della sede Inps territorialmente competente dagli aventi diritto. Lo precisa l'Inps nel messaggio n. 3632/2023, a parziale rettifica di quanto indicato nella circolare n. 86/2023.

La sanatoria cerca di rimediare agli effetti negativi dello stralcio automatico dei debiti contributivi sino a 1.000 euro per i lavoratori autonomi. A commercianti, artigiani, autonomi settore agricolo, committenti e professionisti della gestione separata, infatti, a differenza dei lavoratori dipendenti per i quali la rottamazione è neutrale (produce solo risparmi ai datori di lavoro), la rottamazione può compromettere la futura pensione. Perché, mentre per i lavoratori dipendenti opera il «principio di automaticità delle prestazioni» (la pensione è salva anche se i contributi non vengono versati), i lavoratori autonomi, per i quali lo stesso principio non vale, dopo lo stralcio delle cartelle si sono trovati i contributi cancellati non soltanto presso l'agente della riscossione, ma anche presso l'Inps con compromissione della futura pensione.

Il decreto lavoro ha previsto la sanatoria, dando facoltà ai lavoratori interessati di pagare, in unica soluzione o a rate, ma in ogni caso entro il prossimo 31 dicembre, i contributi oggetto di annullamento automatico per via delle rottamazioni del 2018 (debiti dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010) e del 2023 (debiti dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015). La domanda va presentata tramite cassetto previdenziale entro il 10 novembre.

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