Nicola Colapinto
Nicola Colapinto, avvocato con specializzazione in diritto del lavoro, seguo le principali questioni giuslavoristiche e previdenziali per PensioniOggi.it.
Tarsu 2013, con il distacco della "luce" è possibile non pagare la tassa sui rifiuti
Sabato, 29 Giugno 2013Ho ereditato una casetta in collina, che ho cercato di vendere senza esito. Poiché, pur non abitata, era fonte di spese per consumi di elettricità, ne ho chiesto e ottenuto il distacco dalla rete. Mi domando se l'immobile sarà ancora soggetto al tributo Tarsu o se posso accedere a uno sconto, precisando al Comune la nuova situazione. Francesco da Mantova
Il lettore, con il distacco della somministrazione dell'energia elettrica, ha conseguito il diritto a non pagare più la tassa sui rifiuti, in quanto l'immobile s'intende "non occupato": il che produce il venir meno del presupposto della tassazione. Deve però presentare al Comune la denuncia di cessazione dell'occupazione, prevista e disciplinata dall'articolo 64, commi 3 e 4, del Dlgs 15 novembre 1993, n. 507 («la cessazione, nel corso dell'anno, dell'occupazione o detenzione dei locali ed aree, dà diritto all'abbuono del tributo a decorrere dal primo giorno del bimestre solare successivo a quello in cui è stata presentata la denuncia della cessazione debitamente accertata»). La dichiarazione va predisposta su modello da ritirare presso il Comune, ed è consigliabile corredarla di un certificato rilasciato dall'ente fornitore dell'energia elettrica attestante il distacco della fornitura.
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Equitalia, Il fermo del mezzo in comproprietà è illegittimo
Giovedì, 13 Giugno 2013Equitalia può disporre il fermo amministrativo di un automezzo in comproprietà tra due fratelli, anche se uno solo dei due è debitore verso Equitalia stessa? L'auto, oltretutto, serve a entrambi per lavorare. Damiano da Cervara
Il provvedimento di fermo, in quanto è interdittivo dell'uso del veicolo (articolo 214 del Codice della strada, approvato con Dlgs 30 aprile 1992, n. 285), colpisce non solo il fratello debitore di cartelle di pagamento esattoriali non pagate, ma anche l'altro fratello, che non è debitore. Quest'effetto - poiché preclude anche al non debitore il diritto di circolare - non è certamente quello perseguito dalla legge. Perciò la Commissione tributaria provinciale di Macerata, sezione I, con la sentenza 181 del 25 ottobre 2007, ha ritenuto «oggettivamente inapplicabile» il fermo di un veicolo comune a più proprietari, quando non tutti sono debitori verso l'agente della riscossione.
Alla luce di quest'orientamento giurisprudenziale, il provvedimento di fermo dovrebbe considerarsi illegittimo, e il fratello non debitore ne può chiedere la cancellazione dal Pra (pubblico registro automobilistico), previa citazione di Equitalia davanti all'autorità giudiziaria ordinaria (non davanti alla commissione tributaria, posto che egli non agisce quale "contribuente"). Intanto, egli avrebbe il diritto di circolare, senza tema di incorrere nella sanzione da 770 a 3.086 euro, né nella confisca del veicolo (ex articolo 214, ultimo comma, del Codice della strada).
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Rc Auto, costa caro circolare con l'assicurazione scaduta o il tagliando falso
Martedì, 07 Maggio 2013Volevo sapere cosa si rischia circolando con un veicolo con l'assicurazione scaduta o falsa. E' vero che è prevista la confisca del mezzo? Gianfranco da Napoli
L'articolo 193 del Codice della strada prevede una sanzione pecuniaria da 841 a 3.366 euro, ma c'è ben altro: quando la violazione viene contestata su strada, il veicolo deve cessare immediatamente la circolazione ed è quindi affidato al proprietario (o al conducente) in qualità di custode, con l'obbligo di trasferirlo in condizioni di sicurezza in un luogo non soggetto a pubblico passaggio. In pratica, si deve pagare un carro attrezzi fino a un'autorimessa o un altro luogo privato. In caso di rifiuto farsi carico della custodia, scatta una multa di 1.818 euro, oltre alla sospensione della patente da uno a tre mesi.
Una volta rilevata l'infrazione, il proprietario del veicolo può esercitare alcune opzioni. Importante, ad esempio, la data di scadenza della polizza: se si rende operativa la copertura entro 15 giorni dal termine di cui all'articolo 1901 del codice civile, la sanzione amministrativa iniziale sarebbe ridotta del 75%. La stessa riduzione è prevista qualora, entro 30 giorni dalla contestazione della violazione, il proprietario esprima la volontà di procedere alla demolizione del veicolo e, previa autorizzazione dell'organo accertatore, provveda alla demolizione e alla radiazione del veicolo. Se nessuna di queste soluzioni fosse percorribile, si dovrà, entro 60 giorni, provvedere al pagamento della sanzione, alla copertura assicurativa del veicolo per almeno sei mesi e alle spese di prelievo, trasporto e custodia, onde ottenere la restituzione del mezzo. In caso contrario, sarà sottoposto a confisca.
Più severo il trattamento previsto qualora il trasgressore venisse trovato in possesso di documenti assicurativi falsi o contraffatti: confisca del veicolo e, per il responsabile della falsificazione, sospensione della patente per un anno. Si è di fronte inoltre ad un reato, punibile a querela di parte, con la reclusione da sei mesi a tre anni (articolo 485 Codice penale), con la riduzione della pena di un terzo laddove si ravvisasse un semplice uso dell'atto falso, senza concorso nell'attività di contraffazione. Laddove infine il proprietario avesse acquistato i documenti falsi, sarebbe ipotizzabile il reato di ricettazione.
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Per l'apertura di un Bed and Breakfast non e' richiesto l'ok del condominio
Mercoledì, 01 Maggio 2013Vorrei adibire il mio appartamento a bed & breakfast. Il mio amministratore di condominio dice che ho bisogno di un ok da parte dell'assemblea ma a me mi sembra eccessivo. Come stanno le cose? Francesco da Ragusa
Il condomino che intende avviare un'attività di bed and breakfast non deve richiedere alcuna autorizzazione all'assemblea condominiale, né depositare autorizzazioni di questo genere al Comune al momento dell'avvio.
Il proprietario dell'appartamento deve però verificare che il proprio regolamento condominiale non contenga comunque divieti di svolgere un'attività di bed and breakfast (o un'attività a esso riconducibile, come pensione a affittacamere). Sulla prima questione si è espressa la Corte costituzionale con sentenza numero 369 del 14 novembre 2008, dichiarando l'incostituzionalità di una norma della Regione Lombardia che subordinava l'apertura di un bed and breakfast all'autorizzazione dell'assemblea condominiale.
La Corte costituzionale ha evidenziato come i rapporti tra condomini siano regolati dal Codice civile, norma di rango statale. Una legge regionale non può quindi intervenire assegnando all'assemblea dei condomini poteri ulteriori a quelli stabiliti dal Codice civile. Con l'occasione, la Corte ha anche ricordato che non si possono «porre limitazioni alla sfera di proprietà dei singoli condomini, a meno che le predette limitazioni non siano specificatamente accettate o nei singoli atti d'acquisto o mediante approvazione del regolamento di condominio.
È quindi necessario che le eventuali limitazioni (ad esempio il non adibire il proprio appartamento a bed and breakfast) siano contenute nei regolamenti di condominio di natura contrattuale, cioè in quelli predisposti dai costruttori dell'immobile prima della vendita dei singoli appartamenti (ed espressamente richiamati negli atti di vendita), oppure in quelli approvati e sottoscritti da tutti i condomini.
- Sulla seconda questione si segnalano alcune sentenze (Tribunale Torino, 13 ottobre 2009 e Cassazione, 23 ottobre 2010, numero 26087) che hanno parificato l'attività del b&b a quella di affittacamere e pensione e quindi hanno ritenuto applicabile il divieto contenuto nei regolamenti condominiali di natura contrattuale, anche se l'attività di bed and breakfast non era espressamente citata.
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Il testo unificato sulle professioni non regolamentate
Mercoledì, 18 Aprile 2012Approvato dall'Assemblea di Montecitorio il testo unificato sulla disciplina delle professioni non regolamentate elaborato dalla Commissione attività produttive, con alcuni emendamenti.