Bonus 200 euro più a rischio per i dipendenti titolari di pensione ai superstiti

Mercoledì, 15 Giugno 2022
E’ uno degli effetti del non aver legato la condizione di accesso all’indennità al reddito imponibile percepito nel 2021 come, invece, previsto per i pensionati.

Ai lavoratori dipendenti che percepiscono una pensione il bonus da 200 euro sarà erogato dall’Inps. E non dal proprio datore di lavoro. In tale ipotesi occorre però aver percepito un reddito Irpef (personale) non superiore a 35mila euro. E’ uno degli effetti generati dall’articolo 31 del dl n. 50/2022 (cd. «decreto aiuti») che per i lavoratori dipendenti non ha agganciato i requisiti di accesso al reddito imponibile percepito nel 2021 come, invece, previsto dall’articolo 32, ad esempio per i pensionati.

Il bonus spetta a tutti i lavoratori dipendenti che nel I quadrimestre 2022 abbiano incassato una busta paga (fa fede l’imponibile previdenziale IVS) non superiore a 2.692€. La legge prevede che questi debbano rilasciare al datore di lavoro una dichiarazione di non essere titolari al 30 giugno 2022 di una pensione di qualsiasi tipo (anche ai superstiti) a prescindere dal suo importo (sono comprese anche le pensioni di invalidità civile). La ratio sta nel fatto che in tale ipotesi il bonus sarebbe corrisposto dall’Inps sulla pensione (e non quindi dal datore di lavoro).

Attenzione però. Se l’interessato ha dichiarato un reddito Irpef (personale) superiore a 35mila euro nel 2021 l’Inps non riconoscerà l’indennità (è uno dei requisiti per la concessione) né potrà farlo il datore di lavoro (a prescindere dall’importo della busta paga) avendo il lavoratore rilasciato la dichiarazione di essere titolare di un trattamento pensionistico o del reddito di cittadinanza. La legge, infatti, sembra ignorare l’effettiva erogazione del bonus da parte dell’Inps.

Coinvolti, ad esempio, i lavoratori dipendenti vedovi che percepiscono una pensione ai superstiti anche di importo irrisorio. In tal caso sarebbe sufficiente un reddito personale Irpef nel 2021 superiore a 35mila euro per perdere il bonus sia sulla pensione che quello sulla basta paga ancorché questa risulti inferiore a 2.692€ al mese.

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