Il Senato esamina l'estensione dei benefici in favore dei familiari dei caduti sul lavoro

Eleonora Accorsi Lunedì, 07 Settembre 2015
All'interno del provvedimento c'è anche una norma sul collocamento obbligatorio che dà ai familiari e ai congiunti delle vittime di infortuni sul lavoro e di malattie professionali un rilievo pari a quelli delle vittime della criminalità organizzata.
Prorogare le quote integrative della rendita INAIL ai figli viventi a carico del lavoratore infortunato o deceduto sino al 26° anno di età se questi abbiano un reddito proprio da lavoro non superiore ad euro 5.681,02 ovvero fino al compimento del 30° anno qualora essi risultino iscritti in elenchi o liste per il collocamento al lavoro. E' quanto prevede il disegno di legge 1972 promosso dalla Senatrice Silvana Amati (Pd) che riprenderà l'iter alla Commissione Lavoro del Senato dal prossimo 9 settembre. 

Il progetto di legge, elaborato con il contributo dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, intende adeguare le norme in materia di trattamenti e tutele spettanti a coniuge e figli delle vittime e degli invalidi del lavoro alle recenti evoluzioni negli orientamenti giurisprudenziali. Nel 2012 la Corte di Cassazione, in riferimento all'obbligo di mantenere, istruire, educare e assistere moralmente i figli, nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni, ha infatti confermato che tale obbligo sussiste anche se il figlio ha superato la maggiore età ma non ha raggiunto una situazione di indipendenza economica per motivi a lui non imputabili (Cassazione, sentenze n. 1773 dell’8 febbraio 2012, n. 2171 del 15 febbraio 2012 e n. 5174 del 30 marzo 2012).

Pur se in un ambito diverso - ricordano i firmatari - è opportuno evidenziare che la sostanza di queste considerazioni deve essere considerata nell'esaminare il contenuto delle condizioni in base alle quali i figli di invalidi o vittime del lavoro percepiscono le erogazioni INAIL. L'Anmil chiede pertanto l'estensione della corresponsione delle quote integrative della rendita nei confronti dei figli degli invalidi o delle vittime del lavoro che si trovino in condizioni reddituali di bisogno anche oltre il raggiungimento della maggiore età, sino a 30 anni, nelle ipotesi piu' estreme. GamsinIl costo finanziario dell'operazione è pari a 10milioni di euro annui a decorrere dal 2015. All'interno del provvedimento c'è anche da segnalare una disposizione sul collocamento obbligatorio, che dà ai familiari e ai congiunti delle vittime di infortuni sul lavoro e di malattie professionali un rilievo pari a quelli delle vittime della criminalità organizzata.

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