Opzione Donna, La manovra affonda le domande nel 2023

Giovedì, 20 Luglio 2023
I dati dell’osservatorio Inps sui flussi di pensionamento. Nei primi sei mesi del 2023, infatti, le pensioni decorrenti sono state 7.536, contro le 24.559 dell'intero 2022. E' l'effetto dei nuovi paletti imposti con la finanziaria del 2023.

Calano in modo drastico le domande di pensionamento con Opzione donna nel 2023. Nei primi sei mesi del 2023, infatti, le pensioni liquidate sono state 7.536, contro le 24.559 dell'intero 2022 la maggior parte delle quali non supera i 1.000€ lordi al mese. Lo rileva l'Inps, nell'osservatorio sul monitoraggio dei flussi di pensionamento, relativo alle pensioni con decorrenza nel 2022 e nei primi sei mesi del 2023, con rilevazione al 2 luglio 2023.

La diminuzione è dovuta alla stretta dell’ultima legge di bilancio 2023 che, come noto, ha ristretto il campo di applicazione alle lavoratrici in possesso di 60 anni (con riduzioni in base al numero di figli) unitamente a 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2022 e che si trovano in tre profili di tutela: caregivers; invalide o lavoratrici licenziate da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d'impresa.

Sino allo scorso anno, invece, l’accesso era «libero» nel senso che bastava raggiungere un requisito anagrafico e contributivo (58 anni e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021).

Nei primi 6 mesi del 2023, peraltro, sono andate in pensione anche diverse lavoratici che avevano raggiunto i requisiti nel 2021, prima della stretta. Pertanto il numero delle pensioni liquidate è falsato verso l’alto ed è destinato a ridursi man mano che i nuovi requisiti andranno a pieno regime. A fine anno, dunque, non ci sarà da meravigliarsi se il numero delle domande accolte si contrarrà del 50%.

Oltre ai dati su Opzione donna relativi al primo semestre 2023, l'Inps ha riportato i numeri su tutte le pensioni erogate nell'anno passato e nei primi sei mesi di quest'anno. Per quanto riguarda le singole categorie, le pensioni con decorrenza 2022 sono state: 298.436 pensioni di vecchiaia (compresi gli assegni sociali), 259.747 pensioni anticipate, 51.330 pensioni di invalidità e 244.329 pensioni ai superstiti. Nel primo semestre 2023: 138.513 vecchiaia, 108.445 anticipate, 20.442 invalidità e 102.736 superstiti. Analizzando le singole gestioni, il fondo pensione lavoratori dipendenti ha totalizzato 369.579 pensioni nel 2022 e 166.652 nel primo semestre 2023; seguono la gestione dipendenti pubblici con rispettivamente 146.828 e 42.955, artigiani (91.077 e 42.159), commercianti (81.004 e 36.509), parasubordinati (41.894 e 19.622) e coltivatori diretti, coloni e mezzadri (39.323 e 17.500). Gli assegni sociali, infine, sono stati 84.137 nel 2022 e 44.739 nel 2023.

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