Pensioni, resta il taglio dei fondi per i lavori usuranti

Giovedì, 08 Gennaio 2015
Nel testo della legge di stabilità resta il taglio di 150 milioni di euro al fondo destinato al finanziamento delle prestazioni per i lavoratori usuranti.

Kamsin Nonostante le modifiche apportate durante i lavori parlamentari al testo della legge di stabilità resta il taglio al fondo destinato al finanziamento del pensionamento anticipato dei lavoratori addetti alle mansioni particolarmente faticose e pesanti (i cd. lavori usuranti).

La misura è prevista all'articolo 1, comma 721 della legge 190/2014 in cui si precisa che la dotazione per i lavoratori in parola, prevista dalla legge 247 del 2007 (articolo 1, comma 3, lettera f) viene ridotta di 150 milioni di euro a decorrere dal prossimo anno.

Il fondo, previsto dalla citata legge, era dotato di 383 milioni di euro per finanziare il pagamento delle pensioni dei lavoratori che facevano domanda di accesso ai benefici per i lavori usuranti di cui al D.Lgs 67/2011. Pertanto, dal 2015 il fondo per i lavoratori in questione si riduce a 233 milioni di euro contro i 383 milioni di euro stanziati tra il 2013 e 2014.

I fondi in questione garantiscono ai lavoratori che hanno svolto attività particolarmente faticose e pesanti e/o lavoro notturno la possibilità di accedere alla pensione prima dei requisiti Fornero. Nel 2015, ad esempio, i lavoratori in parola possono accedere alla prestazione con 61 anni e 3 mesi ed un quorum pari a 97,3 unitamente ad almeno 35 anni di contributi. Il taglio ai fondi comporterà, qualora le risorse dovessero risultare insufficienti per soddisfare le nuove domande di accesso ai benefici, la prima data utile per l'accesso alla pensione verrà differita dall'Inps in esito al monitoraggio delle risorse. 

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