Pensioni, Pronto il contributo di solidarietà sugli assegni superiori a 100mila euro lordi annui

Bernardo Diaz Mercoledì, 19 Dicembre 2018
La misura sarà contenuta nel maxi-emendamento che il Governo si accinge a presentare al Senato. Il prelievo quinquennale oscillerà tra il 10 ed il 40% a seconda dell'importo dell'assegno.
L'esecutivo Giallo Verde è pronto reintrodurre il prelievo di solidarietà sulle pensioni cd. d'oro. Secondo quanto si apprende da fonti vicine a Palazzo Chigi la misura sarà introdotta nell'emendamento sostitutivo alla manovra economica per il 2019 che il Governo presenterà nelle prossime ore al Senato. Dopo diversi mesi di tira e molla la maggioranza ha trovato la quadra intorno ad un prelievo di cinque anni articolato su cinque fasce in forma progressiva, a partire da 100mila euro lordi l'anno, cioè circa 5mila euro netti al mese (non più 90mila euro come si era ipotizzato in precedenza). 

Il taglio sarà del 15% sulla parte di assegno superiore a 100mila euro e fino a 130mila, del 25% sulla parte compresa tra 130mila e 200mila, del 30% tra 200mila e 350mila, 35% tra 350 e 500mila euro, del 40% oltre i 500mila euro. I pensionati interessati dovrebbero essere circa 25mila ma restano fuori dal taglio le pensioni di invalidità, gli assegni corrisposti alle vittime del dovere e del terrorismo.

Viene quindi accantonata l'ipotesi contenuta nel DDL Molinari-D'Uva (Ac 1071) di un taglio della pensione tanto più elevato a seconda dell'età di pensionamento che già aveva riscontrato numerose critiche nel corso dell'esame presso la commissione lavoro alla Camera. La strada imboccata dal Governo è quella meno impervia del contributo di solidarietà in forma progressiva e temporanea riproducendo sostanzialmente la misura contenuta nella finanziaria del 2014 che, come noto, aveva introdotto un prelievo triennale (2014-2016) sugli assegni superiori a 90 mila euro lordi annui. L'unica che possa avere qualche chance di resistere di fronte ad un nuovo scrutinio davanti alla Consulta. Le risorse reperite finiranno in un fondo Inps e destinate a adeguamenti socio-previdenziali da definire.

Al contributo di solidarietà dovranno adeguarsi gli organi costituzionali che erogano pensioni dirette per un risparmio di circa 80milioni di euro l'anno. Da comprendere se alla misura sarà abbinata anche una rivisitazione delle fasce di perequazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo inps che dal prossimo anno sarebbero dovute diventare più generose e la stretta sulle pensioni dei sindacalisti.

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