Per l'attuazione della norma non serve un decreto del Ministero del Lavoro - ha indicato la Gnecchi - sarebbe sufficiente anche una circolare Inps concordata però con le casse professionali. Proprio quelle che, sino ad oggi, hanno frenato il cumulo preoccupate dai risvolti sulla tenuta dei bilanci. Un timore che secondo la Gnecchi è sovrastimato e che, comunque, non può pregiudicare l'attuazione della norma. Da qui l'impegno dell'Onorevole PD a marcare stretto il Ministero del Lavoro a non perdere altro tempo e trovare una sintesi tra le diverse posizioni delle Casse. Non a caso in Senato questa settimana il Governo dovrà rispondere ad una nuova interrogazione parlamentare su come intende gestire la grana. Le ipotesi in campo sono le più disparate. Secondo il Presidente dell'Inps, Boeri, la normativa sul cumulo infatti può essere declinata diversamente a seconda di chi si prenderà in carico i costi: le Casse stesse, i lavoratori o lo Stato. Con risvolti diversi, a seconda della soluzione che sarà adottata per i diretti interessati. La decisione è politica, ha tagliato corto Boeri nella sua Relazione, accusando il legislatore di aver adottato una norma incompleta e inapplicabile.
A parte la querelle tra il Presidente dell'Inps e il Parlamento che qualcosa si stia sbloccando lo testimoniano diversi segnali. L'Inarcassa proprio ieri ha dato ha deliberato di dare mandato al Consiglio di amministrazione, affinché predisponga quanto necessario per il recepimento nel Regolamento di Inarcassa del cumulo contributivo. A condizione, però, è stato puntualizzato, che da tale ritocco all'ordinamento «non si determinino oneri aggiuntivi» per l'Istituto pensionistico delle due categorie tecniche. Una delibera che lascia intravedere i rischi sopra accennati con un cumulo con portata più limitata proprio per non danneggiare i conti delle Casse. Anche le altre Casse dovrebbero nei prossimi tempi aggiornare i propri regolamenti statutari per consentire la facoltà ai propri iscritti. Ma l'obiettivo sarebbe quello di farlo avendo prima un quadro normativo più chiaro sui costi e sulla sostenibilità finanziaria: per questo serve un'intesa con il Ministero del Lavoro. Che occorre raggiungere in tempi brevi.