Quota 100, Durigon Conferma partenza dal 2019

redazione Martedì, 30 Ottobre 2018
Il Sottosegretario al Welfare: circa 350-370mila lavoratori potranno andare in pensione nei prossimi mesi. Si punta anche al contributo di solidarietà sugli assegni superiori a 90mila euro lordi annui.
Il Governo conferma la revisione della Legge Fornero nella prossima legge di bilancio. Lo anticipa il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, intervistato circa il pacchetto di misure a cui stanno lavorando i tecnici di Palazzo Chigi. "Già come annunciato da Matteo Salvini qualche mese fa, relativamente a quota 100, stiamo lavorando sull'ipotesi 62-38, un'ipotesi che comunque sia consentirà a circa 350-370mila lavoratori di raggiungere i requisiti per andare in pensione nei prossimi mesi" ha detto l'esponente di Governo confermando che si sta pensando ad un impianto che prevede comunque alcuni paletti come, ad esempio, il divieto di cumulo della pensione con eventuali redditi.

Per Durigon si tratta di "un intervento essenziale per rilanciare il mercato del lavoro, che è stato 'ingessato' dall'oggi al domani nel 2011 dalla legge Fornero". Il provvedimento, spiega, potrebbe entrare nella legge di bilancio o addirittura in un decreto legge collegato. L'importante -assicura- è che entri in vigore dal 1° gennaio 2019". Per quanto riguarda le risorse, spiega Durigon, "noi abbiamo fatto delle ipotesi e previsioni tecniche". "Avremo, credo, una spesa minore nel primo anno, e le risorse 'risparmiate' verranno spese sempre su quota 100 negli anni successivi. Credo che abbiamo trovato un'armonia di azione che prevede anche negli altri anni una soluzione adeguata a quella che sarà una riforma strutturale", sottolinea. Quanto all'uscita anticipata dei pubblici dipendenti, spiega Durigon, "stiamo ragionando su un'esigenza importante che ci ha evidenziato il ministro Bongiorno, per evitare che alcuni uffici possano soffrire di carenze eccessive". Perciò per poter andare in pensione con quota 100 sarà necessario un preavviso di tre mesi, mentre per quanto riguarda le finestre si sta studiando un sistema 'mobile' che consentirà di uscire in tutti i periodi dell'anno".

Capitolo pensioni d'oro

"Il limite dei 90mila euro lordi e il contributo di solidarietà sono ipotesi che sono in campo, ipotesi di cui abbiamo sempre parlato, perché vogliamo che siano effettivamente colpite le persone che hanno un reddito alto: quello dei 90mila euro lordi e dei 4.500 euro netti al mese è un paletto che abbiamo fortemente voluto come Lega". "Adesso stiamo vedendo - ha detto Durigon - come rendere questa norma non incostituzionale ed equa, e che ci sia una ripartizione per tutti i soggetti che sono sopra questo livello".

Il confronto con i sindacati

Con l'arrivo della manovra Durigon ha assicurato che partirà il confronto con i sindacati, a partire dal capitolo pensioni. "Una volta che la manovra prende corpo faremo -sottolinea- tutti gli incontri specifici, in tutti i settori. Io sono convinto che gli organismi intermedi dei sindacati e delle parti datoriali siano necessari in questo Paese. Sono stati un po' accantonati dai precedenti governi, ma credo che tutti i soggetti devono in qualche modo sentirsi responsabili e dare le risposte ai cittadini e lavoratori che sono in difficoltà, e anche proporre idee. Credo verranno reinseriti in un dibattito ma senza fare demagogia come alcuni di loro hanno sempre fatto. Siamo disposti a dialogare con un sindacato che sia davvero in una direzione diversa da quella che era il passato".

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