Riforma Pensioni, Ecco la Proposta Tridico per l'uscita dai 62 anni

Valerio Damiani Lunedì, 03 Maggio 2021
La proposta del Presidente dell'INPS sul tavolo delle ipotesi di riforma del sistema pensionistico pubblico dal 2022. Ma per una decisione bisognerà attendere la seconda parte dell'anno.
Una nuova proposta per sostituire Quota 100 a partire dal 1° gennaio 2022 per i lavoratori dipendenti ed autonomi iscritti all'INPS. L'ipotesi l'ha formulata il Presidente dell'Istituto di Previdenza, Pasquale Tridico, basato su un modello che si rivelerebbe «sostanzialmente neutro in termini di impatto fiscale», non privo, tuttavia, di «una certa flessibilità». Lo scivolo consentirebbe di anticipare la liquidazione della quota contributiva della pensione (che con il passare degli anni sta diventando prevalente nell'economia dell'assegno pensionistico) all'età di 62-63 anni; la liquidazione della parte retributiva della pensione (cioè riferita alle anzianità accreditate prima del 31.12.1995) avverrebbe, invece, all'età di 67 anni. Una sorta di pensione a formazione progressiva.

L'idea è stata illustrata dal vertice dell'Istituto pubblico al Festival del Lavoro la scorsa settimana aggiungendo che si sta dedicando una particolare attenzione, nelle iniziative in cantiere, ai soggetti fragili e cioè «agli immunodepressi oncologici». L'ipotesi sarà verosimilmente esaminata assieme alle altre (proroga dell'ape sociale e dell'opzione donna oltre che un ampliamento delle platee dei lavori usuranti) dall'esecutivo nella seconda parte dell'anno.

La novità fa seguito ad una già messa a disposizione dell'INPS lo scorso anno: la possibilità di riscattare il periodo di corso legale degli studi universitari, ancorché anteriore al 31.12.1995, con il criterio agevolato a condizione di optare per il sistema di calcolo interamente contributivo. Una soluzione che sta aiutando molti lavoratori ad andare in pensione (anche con la quota 100) accettando una penalizzazione nel calcolo della misura dell'assegno pensionistico. La facoltà di invertire il criterio di calcolo dell'onere non risulta, invece, ancora possibile per le ricongiunzioni dei periodi anteriori al 31.12.1995 ancorate al criterio della riserva matematica.

Quanto, infine, alla Quota 100 Tridico ha sostenuto che la sperimentazione triennale «è stata un'opzione, anche se rigida, per l'accesso alla pensione che per 286.000 persone ha trovato soddisfazione. Io non sono d'accordo con il dibattito, secondo cui al termine della misura, ci sarà «uno scalone, perché la stessa Quota 100 ha costituito uno scalino», ha chiuso

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