Vigili del Fuoco, Le richieste del Conapo su Pensioni e Stipendi

redazione Domenica, 10 Luglio 2016
Sotto organico, mal retribuiti in età avanzata e demotivati. E’ il quadro allarmante della situazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco resa nota dal sindacato autonomo Conapo.
 Quattro ore di sciopero nazionale, dalle 9 alle 13 di domani lunedi 11 luglio per i Vigili del Fuoco di tutta Italia. L’iniziativa è del Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco che da tempo ha sollevato il caso retribuzioni e pensioni comparandole con gli appartenenti alle Forze di Polizia rispetto ai quali percepiscono “oltre 300 euro in meno al mese”. 

Domani gli appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco invieranno quindi al governo il forte segnale del loro malessere: chiedono attenzione politica e provvedimenti legislativi di equiparazione del trattamento retributivo e pensionistico con quello degli altri Corpi dello Stato. Due giorni dopo, mercoledi 13 Luglio, il sindacato Conapo ha organizzato una ulteriore protesta a Roma davanti alla sede del Ministero dell’ Economia. La mobilitazione fa seguito alle numerose proteste che nei mesi scorsi il sindacato Conapo ha organizzato a Roma presso le sedi nazionali del partito democratico e nuovo centro destra, dopo aver protestato al Ministero dell’ Interno, al Ministero della Funzione Pubblica e in tutte le province d’ Italia presso le prefetture. 

"Rischiamo la vita come e piu' degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato e siamo impiegati nei servizi di pronto intervento dal giorno dell' assunzione sino al giorno della pensione, un servizio operativo che non ha eguali nello Stato, eppure ‐ spiega il segretario generale del Conapo Antonio Brizzi ‐ siamo il Corpo meno retribuito, percepiamo oltre 300 euro mensili in meno e non abbiamo le tutele previdenziali degli altri corpi, nonostante diamo la vita per la sicurezza dei cittadini. Siamo veramente amareggiati dal disinteresse della politica verso i Vigili del Fuoco, eppure non chiediamo privilegi ma la sacrosanta parità di trattamento lavorativo tra i corpi che si occupano di sicurezza. Chiediamo a Renzi e Alfano di dare ai Vigili del Fuoco la stessa dignità lavorativa degli altri servitori dello Stato ".

 Lo sciopero nazionale interesserà tutte le sedi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ivi comprese le sedi aeroportuali e coinvolgerà tutto il personale dipendente, escluse le regioni Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige che dispongono di corpi regionali e provinciali dei Vigili del Fuoco. I Vigili del Fuoco del Conapo informano che durante l’azione di sciopero, nel rispetto degli accordi di settore, saranno comunque garantiti tutti i servizi ​pubblici ​.

Le richieste del Conapo. Per il sindacato di categoria è indispensabile quindi procedere ad una revisione del trattamento retributivo e previdenziale che consenta la parificazione con gli altri corpi della pubblica sicurezza oltre che ad una ripresa regolare del turn-over. Su quest'ultimo punto il Conapo ricorda come le prime limitazioni al turn over che hanno determinato la pesante carenza di organico risalgono a circa otto anni fa quando il governo decise che ogni 10 vigili del fuoco che andavano in pensione se ne potevano assumere solo 2. Più recentemente si è passati a 5 ogni 10 ma non è bastato: l'età media del corpo resta troppo alta aggravata anche dall’ immissione in ruolo di personale già in età avanzata e dall’ elevazione dei requisiti di accesso alla pensione agganciati dal 2013 alla speranza di vita e alla finestra mobile. L'età media di servizio, ricorda il Conapo, si e’ così innalzata sino alla soglia dei 50 anni, una situazione mai vista nella storia del Corpo nazionale. E questo – aggiunge – incide sulle capacità operative individuali, sui tempi di intervento ma anche sugli infortuni sul lavoro, che non a caso stanno aumentando.

Sul tema previdenziale tra le richieste del Conapo c'è l'estensione del meccanismo dei sei scatti della base pensionabile anche ai VV.FF, delle maggiorazioni di servizio utili per l'anzianità contributiva (aumento sino a cinque anni della contribuzione) e del riconoscimento di alcuni istituti previdenziali tesi a compensare il rischio e l'usura dovuti ai servizi operativi. 

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