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Riforma Pa, piu' facile la prescrizione dei medicinali ai malati cronici
Agevolate le modalità di prescrizione dei medicinali per il trattamento delle patologie croniche e invalidanti. Possibile la somministrazione sino a 6 confezioni di farmaci per ricetta.
Tra i vari interventi di semplificazione contenuti nel decreto legge sulla riforma della pubblica amministrazione (Dl 90/2014) figura anche una novità importante per quanto riguarda i soggetti con patologie croniche. Kamsin L’articolo 26 del provvedimento infatti modifica la disciplina sulle modalità di prescrizione dei medicinali per il trattamento delle patologie croniche e invalidanti. La novella consente, a condizione che si tratti di farmaci già impiegati dal paziente da almeno sei mesi, la possibilità di somministrare un massimo di sei confezioni di farmaci per ricetta. Il provvedimento estende anche la durata della terapia (inerenti alla singola ricetta) da 60 a 180 giorni. La novità viene attuata "nelle more della messa a regime sull’intero territorio nazionale della ricetta dematerializzata" (la quale potrebbe rendere più veloce per il paziente, sotto il profilo strettamente materiale, il conseguimento della ricetta).
Com'è noto finora, il numero massimo di confezioni per ricetta (a favore degli esenti per malattia) era pari a tre, e comunque la prescrizione non poteva superare i 60 giorni di terapia. La prescrizione fino a sei pezzi per ricetta (pluriprescrizione) era consentita soltanto per i medicinali a base di antibiotici in confezione monodose, i medicinali a base di interferone a favore dei soggetti affetti da epatite cronica e i medicinali somministrati esclusivamente per fleboclisi. Con l'entrata in vigore del nuovo provvedimento pertanto il numero delle confezioni che possono essere prescritte raddoppiano.
Riforma Pensioni, nodi irrisolti dopo lo Sblocca ItaliaZedde
Stabilità, Padoan: nessun aumento di Iva e Imposte successione
"Stiamo seriamente considerando la possibilita' di approfondire il taglio del cuneo fiscale e stiamo pensando di farlo dal lato delle imprese". E' quanto ha indicato il ministro del Lavoro, Pier Carlo Padoan, al Corriere della Sera, da Cairns dove si e' recato per il G20 finanziario. Kamsin Gli alleggerimenti fiscali saranno coperti dalla spending review. "Spazi per risparmiare risorse - spiega il ministro - per esempio nei ministeri sono molti soprattutto "guardando agli sprechi e alle inefficienze". Inoltre Padoan assicura che "non aumenteremo le tasse".
Il ministro smentisce ritocchi sull'Iva o sulla tassa di successione: un'ipotesi "spuntata dal nulla" e di cui "non so nulla". Piuttosto Padoan si sofferma sulla riforma del lavoro che "e' urgente" e "va fatta", perche' in Europa e al G20 e' considerata "in cima alla lista degli interventi strutturali da realizzare". IL Jobs Act per il ministro e' "un bene" perche' punta alla semplificazione dei contratti, cioe' in una direzione in cui punta la riforma targata Renzi. "Dal G20 e' emersa la consapevolezza che l'economia globale rischia di frenare" ma "l'Italia ha identificato con chiarezza una propria strategia, mettendo in cima all'agenda le riforme strutturali indispensabili per migliorare la competitivita', l'attrattivita' e il clima economico: regole piu' semplici sul lavoro, amministrazione pubblica piu' efficace, giustizia civile piu' celere.
Al tempo stesso abbiamo messo in cantiere le riforme istituzionali destinate a migliorare la governance del paese per i prossimi decenni". In particolare il ministro ha attribuito grande rilievo ai progressi compiuti sul fronte dello scambio automatico di informazioni tributarie tra i paesi del G20. "Lo scambio automatico di informazioni e' un esempio di riforma strutturale su scala internazionale: nuove regole che cambiano i comportamenti e producono risultati tangibili".
Zedde
Statali, governo verso un compromesso per lo sblocco dei contratti
Il Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia ha dato disponibilità, pur senza rinnovi dei contratti, a rivedere il pagamento degli scatti di anzianità nei settori in cui sono previsti, e gli aumenti legati alle carriere dei singoli.
Kamsin Non ci sono ancora certezze e molto dipenderà dalle disponibilità finanziarie che saranno individuate nella prossima sessione di bilancio. Ma il Ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, ha dato la sua disponibilità a rimettere in moto gli stipendi nelle Pubbliche Amministrazioni. A partire dal prossimo anno. Il Ministro, secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa, ha indicato la possibilità, pur senza rinnovi dei contratti, che per buona parte delle Pa tornino ad essere pagati gli scatti di anzianità, nei settori in cui sono previsti, e gli aumenti legati alle carriere dei singoli.
C'è un dunque uno spiraglio per i dipendenti della pubblica amministrazione dopo l'accordo politico tra il governo e i rappresentati di forze dell'ordine e militari: una soluzione di questo tipo potrebbe farsi strada anche per le altre categorie. Le retribuzioni nel pubblico impiego sono infatti ferme dal 2010, con l'eccezione del comparto scuola in cui gli scatti sono stati parzialmente recuperati.
Intanto l'8 Novembre si terrà la manifestazione nazionale dei lavoratori dei servizi pubblici. L'iniziativa mette insieme i vari comparti di Cgil, Cisl e Uil (scuola, sanità, sicurezza e soccorso pubblico e privato, università, ricerca, funzioni pubbliche, privato sociale, servizi locali): "In piazza per difendere i servizi ai cittadini e il salario dei lavoratori".
"Il prossimo 8 novembre saremo in piazza a Roma, tutti insieme - affermano - per sfidare il Governo degli illusionismi e delle divisioni; per chiedere una vera riforma delle Pa, dei comparti della conoscenza, dei servizi pubblici. E per rivendicare il diritto al contratto nazionale di lavoro tanto per i lavoratori pubblici quanto per quelli privati".
"Cinque anni di tagli lineari forsennati, di blocco delle retribuzioni, oltre dieci di blocco del turn-over, un esercito di precari senza certezze e tutele, riforme fatte in fretta e male: il sistema è al collasso, mentre la spesa continua a crescere nonostante i tagli al welfare e il caro prezzo pagato dai dipendenti pubblici, oltre 8 miliardi di euro in cinque anni. Qui non è in gioco solo il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, ma quello dell'intero Paese" rimarcano i sindacati.
"Come pensa il Governo Renzi di garantire salute, sicurezza e soccorso, istruzione, prevenzione, assistenza, previdenza, ricerca e sviluppo senza fare innovazione, senza investire nelle competenze, nella formazione, nel lavoro di qualità, senza aver messo in campo un progetto?". Per questo, "saremo in piazza l'8 novembre" concludono i sindacati. "Ma prima ancora saremo in tutti i posti di lavoro, in tutte le città e in tutti i territori per spiegare a lavoratori e cittadini una per una le bugie del Governo. Una mobilitazione in difesa del diritto dei cittadini italiani a servizi efficienti e ad una migliore qualità del sistema di istruzione e ricerca, che per essere tali hanno bisogno di un adeguato finanziamento, adeguata formazione e adeguato salario per i lavoratori che li offrono".
Zedde
Usa: cena a Stanford per Renzi, oggi alla Silicon Valley - Video
- San Francisco (California), 22 set. - Cena alla Stanford University per il premier Matteo Renzi che domenica sera e' stato ospite di John Hennessy, il rettore del prestigioso campus sulle colline a sud di San Francisco: un appuntamento a cui erano presenti tra gli altri anche due ex segretari di Stato, George Shultz e Condoleezza Rice. Il premier ha pronunciato un breve discorso di saluto in cui ha sottolineato l'impegno del suo governo per un'Italia piu' aperta al mondo e all'innovazione tecnologica. Non a caso la 'sei giorni' in Usa di Renzi si apre nella Silicon Valley, culla dell'universo tecnologico mondiale, dove oggi fara' visita a Twitter (per incontrare l'ad Dick Costolo) a Yahoo! (dove sara' accolto da Melissa Mayer) e Google.In programma anche due incontri significativi con i responsabili di 150 start-up italiane e con gli scienziati e i docenti italiani (nella Silicon Valley ce ne sono ben 5.000). Poi l'inaugurazione di una scuola internazionale bilingue frequentata dai figli dei cervelli in fuga. La citta' californiana del Golden Gate Bridge e' la prima tappa di una settimana di 'full immersion' negli Stati Uniti per Renzi, che proseguira' a New York e poi a Detroit. La trasferta del premier, che prende spunto dall'Assemblea generale dell'Onu, intreccia i grandi temi dell'attualita' mondiale con quelli dell'innovazione e della crescita economica che passa anche dai legami internazionali. Da martedi', infatti, il presidente del Consiglio sara' a New York per la sessione inaugurale della 69ma assemblea generale dell'Onu dove dovrebbe intervenire giovedi'. Primo appuntamento il vertice sui cambiamenti climatici, poi un colloquio con Bill e Hillary Clinton, l'ex presidente e il possibile prossimo candidato democratico alla Casa Bianca. Tra incontri bilaterali, il discorso al Palazzo di Vetro e la partecipazione a varie conferenze ed eventi, giovedi' e' previsto anche un intervento davanti al Council on Foreign Relations, incentrato sui temi economici e in particolare sull'occupazione giovanile. L'ultima tappa e' in programma venerdi' a Detroit, dove insieme a Sergio Marchionne visitera' la sede della Fiat Chrysler Automobile, a Auburn Hills, prima di ripartire per Roma. .
Bersani, Renzi ci rispetti come fa con Verdini
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Esodati, Inps chiarisca il termine di pagamento della buonuscita
L'Inps sta inviando le lettere che autorizzano il pensionamento con i requisiti ante 2012 nei confronti di quei lavoratori che nel corso del 2011 hanno fruito della legge 104/1992.
Kamsin Ancora non risulta chiaro il termine di pagamento della buonuscita per i lavoratori del pubblico impiego beneficiari delle disposizioni di salvaguardia di cui al decreto legge 102/2013. Il provvedimento, come si ricorderà, ha ampliato di 2.500 unità la platea dei lavoratori salvaguardati dalle nuove regole in favore di coloro che risultavano in congedo ai sensi dell'articolo 42, comma 5, del Dlgs 151/2001 (noto anche come congedo straordinario biennale) o fruitori di permessi ai sensi dell'articolo 33, comma 3, della legge 104/1992 nel corso del 2011. Ulteriore condizione riguarda la decorrenza della pensione che deve collocarsi entro il 6 gennaio 2015.
Ad oggi circa 1500 posizioni sono state certificate e gli interessati stanno ricevendo la comunicazione ufficiale che gli consentirà di accedere alla pensione con le previgenti regole pensionistiche.
Molti lettori di Pensioni Oggi lamentano tuttavia l'impossibilità di conoscere con precisione la data entro cui sarà posta in pagamento l'indennità di buonuscita. Le regole in realtà dovrebbero essere quelle indicate nella Circolare Inps 73/2014. E cioè nei casi di dimissioni volontarie il pagamento avverrà non prima di 24 mesi mentre nei casi di risoluzione da parte della pubblica amministrazione per raggiungimento del limite ordinamentale (65 anni) o dei requisiti per la pensione anticipata i termini vengono accorciati a 12 mesi. Scaduti questi termini, l’istituto ha l'onere di porre in pagamento la prestazione entro 3 mesi (quindi il termine di pagamento è pari a 27 o 15 mesi) pena il pagamento degli interessi.
Per importi superiori a 50mila euro ma inferiori a 100mila euro il pagamento sarà frazionato secondo quanto previsto dalla legge 147/2013. L'erogazione avverrà in due rate di cui la prima erogata con i termini sopra citati e la seconda trascorsi ulteriori 12 mesi. Se la prestazione dovesse risultare superiore a 100mila euro, l'erogazione avverrà in tre rate con l'ultima rata pagata dopo ulteriori 12 mesi dalla seconda erogazione.
Si ritiene, peraltro, che i dipendenti che grazie alla salvaguardia riescano a conseguire un diritto a pensione entro il 2013 i frazionamenti di 50mila e 100mila siano portati rispettivamente a 90mila e 150mila euro. Una precisazione sul punto da parte dell'Istituto nazionale di Previdenza sarebbe tuttavia utile a chiarire la vicenda.
Zedde