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Concluso il dibattito sulle riforme M5s polemico col lentissimo Pd
- Roma, 21 lug. - Si e' conclusa nell'aula del Senato la discussione sulle riforme costituzionali. Adesso si svolgono gli interventi dei relatori e a seguire ci sara' la replica del ministro Maria Elena Boschi. Per tutta la settimana sono previste sedute notturne perche' l'obiettivo dell'Esecutivo e' di approvare le riforme entro il 10 agosto, nonostante gli 8 mila emendamenti che 'pesano' sul testo. "Chi parla di fretta o di improvvise accelerazioni, dice una cosa che non e' aderente alla realta' dei fatti" e' intervenuta in aula la relatrice Anna Finocchiaro (Pd).
"Questo - ha precisato poi - non e' il testo del governo ma e' il frutto del lavoro parlamentare". "Quest'aula e' sovrana, e' padrona di decidere se i senatori devono essere eletti direttamente o no. Ma non abbiamo bisogno di scomodare la tregenda per confermare che qui ognuno di noi e' un autorevole rappresentante del popolo". E ha ammonito su "certi toni" e certe parole come "regime, deriva autoritaria, violenza sulla Costituzione...parole che pesano come macigni". "Io credo - ha sostenuto - che vi sia la necessita' di riflettere sui toni che imprimiamo al nostro dibattito perche' rischiamo di lasciare per strada la pulizia dell'opera a cui stiamo lavorando, il rigore e il nitore".
Calderoli, buon lavoro finora, prosegua anche in aula
"Ho letto che per il ministro Boschi il tempo della trattativa e' chiuso e ci sono rimasto male... Perche' io sono convinto che buona parte del percorso e' stato fatto in commissione ma ancora una buona parte ci resta da fare nell'esame dell'aula". ha detto da parte sua il relatore Roberto Calderoli (Lega) intervenendo in aula. "Abbiamo riportato sui binari - ha aggiunto - un treno che andava per conto suo".
Di Maio (M5S), Pd lentissimo...abolira' immunita'?
"In attesa che il lentissimo Pd e il lentissimo Renzi ci diano una risposta scritta sulla legge elettorale (visto che ha glissato al tavolo), la prova dei fatti arrivera' in Aula questa settimana. Il Pd avra' il coraggio di abolire l'immunita' parlamentare ad esempio?" ha commentato su Facebook il deputato 5 stelle Luigi Di Maio che ricorda: "Questa settimana al Senato si iniziano a votare le riforme costituzionali. Vi invito a seguire i lavori d'aula dal sito internet e soprattutto a seguire gli interventi dei nostri Senatori M5S. Le proposte del Movimento 5 Stelle nelle riforme, se approvate, riporterebbero l'Italia alla normalita': senza immunita' parlamentare, con una legge elettorale che si sappia prima se e' costituzionale, con meno... Deputati e a stipendio ridotto, con un Senato elettivo e non di nominati. Il resto - conclude - lo potrete apprendere seguendo i lavori".
Piccola mobilità, il bonus non è cumulabile con altri incentivi
Via libera alla fruizione del bonus legato alla «piccola mobilità». L'Inps infatti, ha autorizzato i datori di lavoro ad applicare il beneficio per i mesi da maggio ad agosto sulle relative denunce UniEmens. Kamsin Per accedere all'incentivo, è necessario che il datore abbia inoltrato all'Inps entro il 12 aprile scorso un'istanza telematica, accedendo al modulo «Lice» nel cassetto previdenziale delle aziende. Nel messaggio 5658 del 27 giugno – fornendo le ultime istruzioni sull'agevolazione – l'Inps ha precisato che l'ammissione al beneficio è stata determinata dall'ordine cronologico dell'assunzione, della proroga e della trasformazione, in relazione alle risorse complessivamente stanziate e assegnando, appunto, agosto come termine per il recupero.
Si ricorda che l'Inps aveva già illustrato le prime indicazioni operative sulle modalità di fruizione con la circolare inps 32/2014. Il bonus spetta ai datori di lavoro privati che hanno assunto nel 2013 lavoratori che siano stati licenziati nei dodici mesi precedenti, da imprese che occupavano anche meno di 15 dipendenti, per giustificato motivo oggettivo connesso a riduzione, trasformazione o cessazione di attività o di lavoro. Inoltre poiché il bonus mira a promuovere la ricollocazione di lavoratori per i quali era previsto un altro incentivo, non si può usare se è applicabile una diversa agevolazione, prevista dalla normativa statale o regionale. Quanto all'importo il bonus, nel caso di assunzioni a tempo indeterminato, può raggiungere il limite massimo di euro 2.280; per i contratti a termine, a tempo pieno o parziale, anche se per somministrazione il limite massimo è di euro 1.140. Il bonus in particolare è di 190 euro mensili per la durata di 12 mesi se l'assunzione è a tempo indeterminato, per sei mesi se l'assunzione è invece a termine.
Zedde
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Riforma Pa, tempi stretti alla Camera per il via libera definitivo
E' una corsa contro il tempo per la riforma della pubblica amministrazione, il decreto competitività, la delega sul mercato del lavoro e l'attuazione della delega fiscale. Kamsin Per quanto riguarda il decreto che riforma la P.A. oggi in commissione Affari Costituzionali della Camera dovrebbero arrivare gli emendamenti del governo (circa 1.500 quelli totali). Va convertito entro il 23 agosto. Restano diversi nodi: dall'abolizione del trattenimento in servizio, il dimezzamento dell'importo dovuto dalle imprese alle Camere di commercio, la riforma della mobilità, l'introduzione della deroga in favore dei cd. quota 96 della scuola.
A risentire dell'ingorgo delle Aule Parlamentari anche il decreto competitività (dl 91/2014) il cui esame al Senato potrebbe essere rinviato di alcuni giorni. Tempi comunque stretti dato che il provvedimento deve ottenere il via libera prima della pausa di agosto, pena la sua decadenza. Qui il governo punta ad inserire, rispetto al testo originario, l'abolizione dell'anatocismo sui prestiti bancari e il "spalma incentivi", una misura che prevede la riduzione delle agevolazioni fiscali in favore delle imprese (in primis quelle per il fotovoltaico).
Tiene banco anche la Delega Fiscale. Il governo ha approvato i primi due decreti delegati sul 730 precompilato, le semplificazioni e sul catasto i cui testi sono stati trasmessi alle commissioni competenti del Parlamento che hanno tempo fino a fine luglio per esprimersi prima che il governo possa adottarli definitivamente. Il governo sta intanto lavorando ad un terzo decreto, sull'abuso del diritto e sul riordino delle sanzioni fiscali per le imprese. In vista dopo la pausa estiva un quarto decreto dedicato ai regimi fiscali semplificati delle piccole e medie imprese.
Zedde