La riduzione sarà graduata in funzione dell'entità dell'anticipo. Avvantaggiati i disoccupati di lunga durata, gli invalidi e chi possiede un reddito pensionistico non elevato.  
Ma nell'agevolazione potrà rientrare solo chi ha lavorato almeno 12 mesi effettivi prima del 19° anno di età e risulti disoccupato, invalido o impiegato in attività particolarmente gravose ancora da definire con i sindacati. 
Si lavora ancora per definire le categorie di lavoratori che potranno accedere all'APE sociale. Via libera alla Quota 41 ma solo per alcune categorie di lavoratori precoci. Verso il via libera al cumulo gratuito dei periodi assicurativi maturati in diverse gestioni previdenziali.
La leva delle detrazioni fiscali potrebbe essere utilizzata per ridurre l'ammontare delle rate dell'APE soprattutto per le categorie più deboli, tra cui chi assiste parenti disabili e gli invalidi.
Posticipato a mercoledì prossimo l'incontro tra Governo e Sindacati per cercare di raggiungere un'intesa sulla flessibilità in uscita. E la Cgil avverte: "l'APE è uno strumento finanziario, non previdenziale". 
Le agevolazioni destinate ai lavoratori precoci restano però quelle più in bilico dell'intero pacchetto previdenza a cui stanno lavorando Governo e Sindacati.
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