Lo ha stabilito la Corte di Cassazione accogliendo il ricorso dell'Inps. Secondo i giudici non è estensibile la disciplina che consente il riscatto nella gestione separata dei periodi di collaborazione coordinata e continuativa antecedenti il 1996.
Sono contributi versati per dare copertura assicurativa a quei periodi privi di contribuzione obbligatoria che la legge ha voluto rendere utilizzabili ai fini della pensione, mediante il pagamento di un onere da parte del lavoratore interessato. 
La facoltà di esercitare il riscatto nella Gestione Separata dei contributi in periodi antecedenti il 1996, fino ad un massimo di 5 anni, resta preclusa per l'attività prestata come libero professionista.
L'Inps riepiloga i requisiti da soddisfare per riscattare la contribuzione omessa e caduta in prescrizione. La prova documentale è indispensabile per accertare l'esistenza del rapporto di lavoro; quella testimoniale può essere utilizzata, con limiti, solo per provare la durata del rapporto. 
La Corte di Cassazione ripercorre i requisiti formali necessari per il riscatto della contribuzione omessa e caduta in prescrizione. La prova documentale del rapporto di lavoro subordinato è indispensabile.
Uno stratagemma potrebbe consentire di riscattare la laurea con oneri agevolati e fruire della nuova facoltà di pensionamento con la quota 100.
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