
Redazione
Berlusconi ringrazia i suoi senatori, FI e' tornata protagonista
Venerdì, 08 Agosto 2014Grillo: Draghi licenzia, Renzi cameriere poco efficiente
Venerdì, 08 Agosto 2014Riforme: ok tra brindisi e baci, ora battaglia si sposta a Camera
Venerdì, 08 Agosto 2014Senato, primo ok alla riforma Renzi, via libera al cambiamento
Venerdì, 08 Agosto 2014- Roma, 8 ago. - Prima via libera per le riforme volute da Matteo Renzi e concordate con Silvio Berlusconi: al Senato il voto finale segna il disco verde con 183 voti a favore. Maggioranza netta, quindi, ma non piena rispetto alla somma dei voti che i partiti favorevoli alla revisione della Costituzione avrebbero potuto esibire. Ne mancano parecchi da Forza Italia, non pochi dal Pd. L'ultima giornata di discussione vede sparare le ultime salve da parte degli scontenti: Sel, dissidenti del Pd e dissenzienti di FI.
Arriva il Senato dei 100, cosi' cambia la Costituzione
Secondo i primi calcoli, nel Partito Democratico sono in 16, in Forza Italia addirittura 19. Il Movimento 5 Stelle non partecipa, come anche Sel, alla votazione. Ma, comunque, il pacchetto riformista passa l'esame e gia' a settembre sara' incardinato alla Camera, dove il percorso sara' con ogni probabilita' piu' agibile di quanto non sia stato a Palazzo Madama. Quella di oggi, infatti, e' la prima lettura del primo ramo del Parlamento. A norma di Costituzione, seguira' la prima della Camera, la seconda del Senato, la seconda della Camera. Prima di dichiarare esperito l'iter si dovra' aspettare qualche mese.
La principale riforma riguarda il Senato: ridotto a 100 membri, rappresentanti delle regioni, e con limitate capacita' di intervento nel cuore del dibattito politico. Cambia anche l'istituto referendario: sia per natura (potra' essere anche propositivo e di indirizzo), sia per modalita' di presentazione e svolgimento. Alla fine gioisce Matteo Renzi, reduce da un paio di giorni abbastanza difficili. "Ci vorra' tempo, sara' difficile, ci saranno intoppi. Ma nessuno potra' piu' fermare il cambiamento iniziato oggi" twitta felice. E, per far capire che non si scherza, arriva la notizia che, sempre al Senato, la riforma della legge elettorale verra' esaminata gia' a partire dal 3 settembre. Secondo le priorita' concordate al Nazareno.