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Aggiornamenti sulla RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata)

02/02/2021 18:24#72383 da gpio59
Una domanda per Domino:
in una tua precedente risposta fai riferimento ai montanti M1 – M2 – M3.
Credo si riferiscano ai montanti relativi ai periodi tassati in modo differente.
Pur essendo stato iscritto a due fondi pensioni non ho mai visto tali informazioni, ad es in estratto conto o nei dati presenti nella mia area riservata del sito del fondo.

Dove posso reperire questi dati ?

Grazie 1000

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02/02/2021 16:34#72382 da Domino
La certificazione dello stato di disoccupazione per accedere alla RITA è sempre stato un punto controverso e il COVIP, anche su questo aspetto, non ha mai aiutato gli aderenti ai fondi pensioni.
Già 3 anni fa, se si confrontavano i moduli di richiesta della RITA che i vari fondi mettevano a disposizione, si notava che in alcuni casi si imponeva l’utilizzo del certificato del centro per l’impiego (con attestazione di iscrizione alle liste di disoccupazione) mentre in altri veniva data anche la possibilità di una dichiarazione sostituiva.

Nella circolare COVIP N.4209 del 17 settembre 2020 ci sono i seguenti riferimenti alla disoccupazione:

1)
Lo status di disoccupazione risulta anche comprovabile, ai sensi dell’art. 46, comma 1, lett. r), del DPR 445/2000, mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione.

2)
Sono considerati in “stato di disoccupazione”, i soggetti che rilasciano la Dichiarazione di immediata disponibilità (DID) e che, alternativamente, soddisfano uno dei seguenti requisiti:
- non svolgono attività lavorativa sia di tipo subordinato che autonomo;
- sono lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo corrisponde a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’art. 13 del TUIR (DPR 917/1986).

3)
Il soggetto in stato di disoccupazione può dimostrare di aver presentato la DID o, in alternativa, ove il Fondo vi consenta, può presentare una dichiarazione sostituiva di certificazione

4)
I soggetti in condizione di non occupazione che non intendono registrarsi come disoccupati potranno certificare la relativa condizione attraverso la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Leggendo i suddetti riferimenti si nota che nel terzo punto si delega al fondo la possibilità di consentire (e quindi anche di vietare) l’uso della dichiarazione sostituiva.
Io concordo in pieno con chi critica il COVIP quando emette circolari che non forniscono istruzioni chiare e complete agli aderenti o lasciano ai fondi pensione la facoltà di interpretarle in modo diverso.
Non resta quindi che verificare con il proprio fondo quali modalità seguire.
Ringraziano per il messaggio: Over, Minerva

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02/02/2021 10:42#72374 da Over

Minerva ha scritto: volevo chiedere se ci sono utenti che hanno degli aggiornamenti su questo tema e se sono stati chiariti i punti che in passato avevano sollevato dei dubbi (compatibilità con le pensioni anticipate, certificazione dello status di disoccupazione, ecc.)


Buongiorno, ero anche io interessato alle novità sulla RITA e in particolare alla certificazione dello status di disoccupazione. Leggendo la circolare COVIP dello scorso settembre mi sembra che venga data la possibilità di fare una dichiarazione sostitutiva senza la necessità dell'attestazione del centro dell'impiego. Corretto?

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31/01/2021 10:43#72340 da Domino
E’ vero, anche a me sembra che non si sia più discusso di RITA su questo forum da un po’ di tempo.
Io avevo scritto un paio di post tra aprile e giugno 2019 nella discussione:
www.pensionioggi.it/forum/pensioni/8406-rita-e-quota-100
Avevo evidenziato l’inerzia del COVIP che tardava a dare dei chiarimenti dopo le sue circolari (lacunose) del 2018 e le interpretazioni che invece dava il MEFOP. Il tutto nella più completa anarchia dei singoli fondi pensione che si comportavano in modo diverso tra loro.

Fortunatamente qualche passo avanti è stato fatto nel frattempo, in particolare con la circolare COVIP N.4209 del 17 settembre 2020.
Tra le altre cose è stato confermato che l’aderente al fondo può chiedere la RITA anche se risulta già titolare di pensione anticipata (Quota 100, opzione donna, pensione anticipata per precoci, ecc.) o di anzianità prevista nel regime obbligatorio di appartenenza. E’ stata anche chiarita l’assenza di incompatibilità tra la ripresa del lavoro e la fase di erogazione della RITA.

Il testo della circolare COVIP e il relativo commento del MEFOP si possono leggere ai link:
www.covip.it/sites/default/files/notizie...e_rita_2020_4209.pdf
www.mefop.it/blog/blog-mefop/rita-chiarimenti-covip

L’ultima circolare indica anche non si può chiedere la RITA nell’imminenza della decorrenza della pensione di vecchiaia perché sarebbe erogata in un'unica soluzione, in contrasto con il suo requisito di frazionabilità in rate.

Aggiungo alcuni considerazioni.
Anche se la platea di coloro che possono avere consistenti benefici dalla RITA è circoscritta a chi ha investito molto nella previdenza complementare (per caso, opportunità o lungimiranza), non è stata però sufficientemente pubblicizzata come avrebbe dovuto al fine di promuovere i fondi pensioni presso le nuove generazioni.
Da anni assistiamo alla perdita del lavoro da parte di persone di 55-60 anni che hanno poi enormi difficoltà a trovare nuove opportunità di lavoro. Prima della RITA queste persone dovevano vivere un periodo di grande difficoltà fino alla pensione di vecchiaia, quando avrebbero poi avuto insieme le due pensioni della previdenza obbligatoria e di quella complementare. Estremizzando: prima muori di fame ma se riesci a campare poi ti puoi abbuffare.
La RITA, per chi ha potuto e voluto investire nei fondi pensioni, ha risolto questo problema indipendentemente dagli altri strumenti (Quota 100, APE, ecc.).
A mio avviso è un’estensione notevole il fatto che si possa accedere alla RITA pur avendo una pensione anticipata, ma forse è eccessiva visto che non c’è il requisito di urgenza e di sostegno a chi non ha altri redditi. Ma visto che si può fare ho notato che sono in molti a chiederla (e poi revocarla) per il tempo necessario ad erogare i montanti M1 e M2, in modo da farli tassare tramite la RITA con l’aliquota agevolata del montante M3. In questo modo la RITA da strumento di sostegno è diventata anche un’opportunità per avere dei benefici fiscali. Ma in fondo va bene tutto, più strumenti a disposizione ci sono e meglio è.
Ringraziano per il messaggio: Over, Minerva

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30/01/2021 10:15#72334 da Minerva
Su questo forum non si è discusso della RITA di recente e volevo quindi chiedere se ci sono utenti che hanno degli aggiornamenti su questo tema e se sono stati chiariti i punti che in passato avevano sollevato dei dubbi (compatibilità con le pensioni anticipate, certificazione dello status di disoccupazione, ecc.).
Grazie

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