MauroCalif ha scritto:
ho 59 anni e poco di più di 34 anni di contributi. Con il
riscatto della laurea, 5 anni, la
naspi ed il versamento di contributi per gli anni mancanti, potrei raggiungere il traguardo dei 42 anni e 10 mesi ad agosto 2024. In questo modo, usufruirei dell'incentivo alla separazione concordato con i sindacati. Il riscatto della laurea potrei farlo con INARCASSA, con notevoli vantaggi economici. Ovviamente, dovrei aprire partita IVA ed iscrivermi ad INARCASSA, versando a loro i contributi mancanti. La domanda è: sarei obbligato ad emettere fatture, durante il periodo di iscrizione ad INARCASSA?
Mauro, un paio d’anni fa mi trovavo in una situazione simile alla tua. Sono stato iscritto per qualche anno a INARCASSA ma poi l’ho abbandonata. Dopo aver cessato l’attività lavorativa ho fatto vari approfondimenti per capire come anticipare la pensione utilizzando riscatto di laurea, versamenti volontari, contributi in nuove gestioni, ecc. Alla fine ho aperto una P.IVA e mi sono iscritto alla gestione artigiani & commercianti, in cui ho poi eseguito il riscatto laurea (ordinario) a condizioni migliori rispetto al quello agevolato, preservando anche la quota retributiva.
Se sei interessato a saperne di più, facendo leva sulle tue esperienze professionali (o anche su interessi personali) potresti verificare se c’è un codice Ateco coerente con la mansione da svolgere come artigiano o commerciante e poi confrontare il costo del riscatto in INARCASSA con quello da sostenere nella gestone art & com.
Se ti interessa approfondire questa tematica trovi altri dettagli nella discussione di cui ti allego il post iniziale:
www.pensionioggi.it/forum/pensioni/10659...carpe?start=54#71064