RITA

Per Ziogino:
non conoscevo la dinamica di gestione dei fondi che hai descritto; certo se c'è il rischio concreto di percepire una rata mensile più bassa... è meglio la rata trimestrale. Grazie per avermelo chiarito. Io davo per scontato che, essendo la RITA una misura in materia di flessibilità pensionistica, si dovesse considerare normale, come per tutte le pensioni, l'erogazione mensile.

Per Amedeo:
anch'io penso, come Sragni, che devi partire dal 1990; visto che ogni anno ti accreditano delle somme vuol dire che continui ad essere iscritto e a partecipare al fondo, anche se non versi più niente di tasca tua dal 1999. Quanto all'aliquota, secondo me, sarai tassato all'11,70%. Questo perchè: "Per determinare l’applicazione dell’aliquota ridotta, sono computati fino a un massimo di 15 gli anni di iscrizione alla previdenza complementare anteriori al 1° gennaio 2007". Quindi, poichè prima di quella data ti contano 15 anni (e non 17, quanti in effetti sono gli anni dal 90 al 99) e dal 2007 al 2017 gli anni sono 11, il calcolo è: 15-3,3=11,70.

Amedeo, devi considerare dal 1990 ad oggi, ovvero 28 anni.
La tassazione del 15% a scalare dello 0,3% ogni anno, credo si applichi solo a partire dal 16 anno, come nel caso della tassazione prevista per un riscatto/liquidazione del fondo complementare sul periodo dal 2007 in poi. Quindi, se la mia interpretazione e' corretta, dovresti avere una tassazione del 15% - (0,3%x13anni=3,9%) --> 11,1%.
Chiedo ai moderatori di confermare la mia interpretazione.

X alSiqilli
Carissimo,
purtroppo ,mio malgrado, per quanto riguarda i rimborsi trimestrali o semestrali,devo dare ragione ai fondi. Spiego:
Con l'APE siamo di fronte ad un prestito bancario, come un mutuo e i pagamenti sono mensili.
Per quanto riguarda la RITA invece tieni presente che il capitale accumulato DEVE essere investito in comparto GARANTITO, il che significa che i fondi pensione non possono investire in fondi azionari,derivati , azioni ecc.
Quindi investono solo in buoni del tesoro e obbligazioni ( in teoria con un rating minimo di AA su St. & poor ), il che significa , buoni del tesoro decennali o ventennali ecc. in area Euro, per evitare i rischi di cambio.
Inoltre , per statuto , DEVONO garantire un rendimento minimo.
Tutti i fondi sono in deroga, perchè durante la crisi finanziaria, hanno potuto aumentare la liquidità del 20%.
Con queste premesse,nessun mago della finanza , riuscirebbe a riposizionare i portafogli mensilmente. Già trimestralmente è quasi impossibile, quindi loro riposizionano gli investimenti ogni 6 mesi ed ottengono liquidità per pagare ogni 3.
Se accumulassero troppa liquidità, non ci sarebbe quasi alcun rendimento del fondo .
Per pagare mensilmente, devono liquidare tutti gli assets ed avremmo tutti un rendimento negativo.

QUESTO SE I FONDI PENSIONE FUNZIONASSERO COME IN SVIZZERA.

ma siccome si basano sullo schema Ponzi, fra qualche anno falliranno tutti come le banche venete.

Secondo me , nel tuo caso , la tassazione sarà al 15% ( spero di sbagliare ) perchè:
La riduzione è dello 0,3% e non il 3% e , se l iscrizione al fondo è di 20 anni o più fa:
0,3 x 20 = 6 che è la differenza tra il 15% e il 9%.
Rimane il quesito dell'iscrizione.
Secondo me uno è iscritto se continua a pagare i contributi al fondo , anche come socio sostenitore ( in questo caso i contributi sono forfettari ).
Penso quindi che tu abbia 9 anni di iscrizione
cordiali saluti
biagio braccia

Potreste darmi una Vostra opinione.
Io sono stato iscritto a un fondo previdenziale dal 01/01/1990 al 31/12/1999.
Da quella data sino ad ora il fondo mi manda ogni anno il prospetto con il rendimento sul capitale maturato, che quindi aumenta, anche se di poco, d anno in anno.

In riferimento ai 15 anni previsti per la tassazione al 15% ( che diminuisce del 3% per ogni anno in più del quindicesimo sino ad un minimo del 9%), io cosa devo calcolare?

I 10 anni dal 1990 al 1999 oppure il periodo dal 1990 ad oggi?
Nel primo caso la tassazione sarebbe del 15%, nel secondo il 9%.

grazie per i riscontri

Si, è così.
Significativo il fatto che Poste Vita è uscita con i moduli di richiesta e pratica, per soli 8€. una tantum, l'erogazione mensile della RITA. E' indicativo di quanto siano lestofanti gli altri fondi (il mio, in prima battuta, era uscito addirittura con erogazioni semestrali o annuali) e di quanto nulla abbiano fatto in tal senso sia la Covip che il ministero competente i quali avrebbero ben potuto imporre a tutti erogazioni mensili: in fin dei conti si tratta di misura in materia pensionistica, così come la stessa APE che, ovviamente, è mensile. Le pensioni, da che il mondo è mondo, sono state sempre mensili. Solo i lestofanti possono concepire pensioni semestrali/annuali e continuare pervicacemente, tenendosi i nostri soldi, ad ostacolare una misura come la RITA di facile attuazione.