RITA

Ma cosa sta succedendo a questo paese? Vengono fatti Decreti (RITA) che nessuno si prende la briga di rispettare. l'informazione ignora la situazione continuando a fornire indicazioni sulle regole di applicazione ma nessuno si prende la briga di verificare che nessuno sta rispettando quanto decretato dal Parlamento e approfondisce il motivo per cui i Fondi Pensione stanno impunemente ignorando il tutto. Io mi sto focalizzando su un argomento che mi tocca da vicino ma lo stesso discorso vale per una innumerevoli serie di ingiustizie che siamo stati costretti a subire in questi ultimi anni.
Mi sembra che quanto visto in questa tornata elettorale sia un segnale di profonda sofferenza e protesta, continuiamo ad ignorare questo malessere e andremo verso il baratro.

Oggi il fondo Previndai ha emesso lo Statuto e la nota informativa per i potenziali aderenti con le modifiche RITA previste dalla legge di bilancio.

La nota informativa dice testualmente: "se hai cessato l'attività lavorativa e ti mancano al massimo 5 anni all'età per la pensione di vecchiaia puoi chiedere la Rita", oltre naturalmente ai 20 anni di contributi Inps e 5 anni di contributi al Fondo.

La nota poi rimanda al Documento di regolamentazione della Rita presente nel sito Previndai.
Ci sono andato ed è ancora in aggiornamento!

E' proprio vero che per arrivare al traguardo bisogna accontentarsi di un passettino alla volta....

Buon pomeriggio

purtroppo il dubbio di amedeocesare e' concreto, sul sito federmanager si legge quanto segue

I requisiti, da possedere al momento della presentazione dell’istanza si articolano in due alternativi pacchetti secondo quanto richiamato da Covip con nota 888 dell’8 febbraio 2018. Sono i seguenti.

1) Primo pacchetto: a) cessazione dell’attività lavorativa; b) entro cinque anni dal momento in cui si smette di lavorare si deve raggiungere l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza (attualmente 66 anni + 7 mesi, ma dal prossimo anno 67 anni tondi); c) al momento della domanda si devono avere almeno 20 anni di contributi nei regimi obbligatori di appartenenza (esempio: Inps); d) e sempre al momento della domanda si devono avere 5 anni di iscrizione e contribuzione al fondo pensionistico cui si chiede la Rita.

2) Secondo pacchetto: a) cessazione dell’attività lavorativa; b) essere disoccupato dopo la cessazione dell’attività lavorativa per più di 24 mesi; c) avere raggiunto l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i 10 anni successivi al compimento del termine di inoccupazione; d) avere almeno 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari.

Evidenzio
entro cinque anni dal momento in cui si smette di lavorare si deve raggiungere l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza.

Federmanager non e' un fondo ma di certo il punto incriminato non e' chiaro.

Regolamento accesso a RITA -direttive COVIP

cessazione dell’attività lavorativa;

raggiungimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i cinque anni successivi alla cessazione dell’attività lavorativa;

maturazione, alla data di presentazione della domanda di accesso alla RITA, di un requisito contributivo complessivo di almeno venti anni nei regimi obbligatori di appartenenza;

maturazione di cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari;

o, in alternativa:

cessazione dell’attività lavorativa;

inoccupazione, successiva alla cessazione dell’attività lavorativa, per un periodo superiore a ventiquattro mesi;

raggiungimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i dieci anni successivi al compimento del termine di cui alla lett. b);

maturazione di cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari.

Sono assolutamente d'accordo con Giorgione. Non c'entra nulla QUANDO hai cessato l'attività lavorativa. Oggi hai tutti i requisiti per accedere alla RITA. Che impostori!!!
Speriamo che, come i bitcoin che presto ci libereranno dalle banche, dalla rete salti fuori qualcosa che ci liberi dalle assicurazioni.