Redazione

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Il "ritardo" della crescita rende "piu' stretti" i margini di manovra del Governo che e' comunque intenzionato a rendere "permanente" il bonus da 80 euro con la prossima legge di stabilita' e a proseguire "nella riduzione dell'Irap".

L'indicazione e' stata fornita dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenuto alla Camera per un informativa sulle raccomandazioni della Ue. L'inquilino di via XX settembre ha anche definito la crescita "ancora debole e incerta" e si e' limitato a un laconico "no comment" sulla possibilita' di una manovra estiva per correggere alcuni squilibri nei conti. Padoan ha comunque rivendicato con forza l'efficacia delle azioni messe in campo dal Governo in questi mesi. Anche sul fronte delle riforme istituzionali. Il loro "impatto economico", ha rilevato, "e' estremamente rilevante e purtroppo spesso sottovalutato". E' un dato di fatto pero' che la ripresa stenta ad arrivare e questo rende piu' difficile trovare in bilancio i soldi per sostenere l'economia.

"I dati macroeconomici piu' recenti, se confermati", ha sottolineato il ministro, "indicano un ritardo nel ritorno al meccanismo di una crescita sostenibile in Europa e altrove e cio' e' vero anche per il nostro paese: i margini per l'azione del governo si faranno piu' stretti ma non per questo", ha aggiunto, "si indebolisce la prospettiva di medio termine indispensabile per quel salto di qualita' di cui il paese ha bisogno tramite una decisa azione di riforme". L'Italia pero', Padoan ne e' convinto, ha fatto non pochi progressi che "saranno dettagliatamente indicati" nell'aggiornamento del Def a settembre. Sin d'ora pero', ha osservato il ministro, e' possibile dire che "lo scenario e' in linea con la riduzione del debito e siamo su un sentiero compatibile con i parametri europei". Nonostante la crescita che si fa desiderare.

E pero', ha affermato ancora Padoan, "non ci sono scorciatoie" ed "e' indispensabile che ci sia un orizzonte di medio termine" perche' "la crescita e' un fenomeno complesso e spesso non ben compreso". A promuovere le parole di Padoan sul cuneo fiscale e' il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, secondo cui rendere strutturale il taglio sarebbe "una boccata d'ossigeno e benzina nel motore delle imprese". A definirsi "fortemente deluso" e' al contrario il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, che definisce la relazione di Padoan "esoterica, omissiva, elusiva, e anche sbagliata".

Zedde

- Roma, 17 lug. - Riunione a Palazzo Chigi prima dell'incontro tra Pd e M5S: nella sede del governo sono arrivati il vicesegretario del Partito Democratico Debora Serracchiani, l'eurodeputata Alessandra Moretti e il capogruppo dem alla Camera, Roberto Speranza. "La delegazione sara' formata dai firmatari della lettera ai 5 Stelle", ha detto Moretti rispondendo ai cronisti.
- Roma, 17 lug. - Slitta di un'ora rispetto al previsto, cioe' dalle 14 alle 15, il faccia a faccia alla Camera, in streaming, tra le delegazioni Pd e M5S sulle riforme. L'orario del vertice e' stato aggiornato anche sul blog di Beppe Grillo. L'incontro sara' diffuso in diretta streaming sul blog stesso, su 'La Cosa', ma anche sul canale Youtube. "Il Pd ha chiesto di spostare alle 15 l'incontro" scrive Luigi Di Maio, su facebook, confermando lo slittamento dell'incontro di oggi. Aggiunge, il vicepresidente della Camera M5S, l'eloquente hastag #chefatica. "In Senato si affermi un reale spirito costituente", dice il senatore del Partito democratico Walter Tocci, concludendo il suo intervento durante la discussione generale del ddl di Riforma nell'Aula di palazzo Madama. Ma quello che colpisce di piu' e' la salva di applausi che si leva dall'emiciclo ad accogliere le parole del 'frondista' Pd, anche da parte dei rappresentanti M5S e Sel, e anche dalla senatrice FI Alessandra Mussolini. Tocci, appunto tra i 14 senatori Pd che a giugno si erano autosospesi in solidarieta' con il collega di partito Mineo, sostituito in commissione in ragione della sua contrarieta' alò progetto di riforme ora approdato in Aula, auspica che "il testo finale consenta di rivedere il giudizio negativo". "L'elegante lingua italiana dei padri costituenti con le sue parole semplici e profonde, riconoscimento, lavoro, dignita' - spiega - e' improvvisamente interrotta da un lessico nevrotico e tecnicistico, scandito da rinvii a commi, come un normale regolamento di condominio. E' la parte che si sta scrivendo oggi". Con la proposta di revisione costituzionale insieme all'Italicum, ha affermato ancora Tocci, "nessuno dei problemi istituzionali e' stato risolto, anzi, molti sono stati aggravati". Con la proposta di riforma della legge elettorale, ha insistito, si decide "di voltare le spalle agli elettori" che da un decennio chiedono di "guardare in faccia gli eletti". "I cittadini - ha spiegato - continueranno a non scegliere i deputati e non eleggeranno neppure i senatori" con il risultato "che il ceto politico eleggera' il ceto politico: e' un grande azzardo, a mio avviso, restringere la rappresentanza, proprio mentre viviamo forse la piu' grave frattura fra societa' ed istituzioni della storia italiana". .

- Roma, 17 lug. - "La strategia del governo e' convergente con le raccomandazioni delle commissioni e coniuga l'azione di risanamento strutturale con il sostegno alle famiglie, per esempio attraverso il bonus fiscale, e alle imprese con misure diverse tra cui il rimborso dei debiti della Pubblica amministrazione attualmente in corso di ulteriore rafforzamento". Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan intervenendo in aula alla Camera.

"Siamo in un contesto di crescita ancora debole e incerta - ha ricordato Padoan - la disoccupazione rimane elevata e si conta in Europa nell'ordine di decine di milioni sopratutto fra i giovani, e' un problema dell'Italia ma anche dell'Europa, anche per questa ragione la presidenza italiana del semestre appena iniziato ha posto al centro il sostegno della crescita e dell'occupazione. E' indispensabile che ci sia un orizzonte di medio termine la crescita e' un fenomeno complesso e spesso non ben compreso, ma sopratutto non ci sono scorciatoie".

Per quanto riguarda il cuneo fiscale, "Il taglio sara' reso permanente con la legge stabilita' e si proseguira' nella riduzione dell'Irap". "Lo scenario - ha sottolineato Padoan - e' in linea con la riduzione del debito e siamo su un sentiero compatibile con i parametri europei: il Def a settembre lo confermera'". "I dati macroeconomici piu' recenti, se confermati, indicano un ritardo nel ritorno al meccanismo di una crescita sostenibile in Europa e altrove - ha proseguito il ministro - e cio' e' vero anche per il nostro paese: i margini per l'azione del governo si faranno piu' stretti ma non per questo si indebolisce la prospettiva di medio termine indispensabile per quel salto di qualita' di cui il paese ha bisogno tramite una decisa azione di riforme". 

"Questa prospettiva e' necessaria - ha detto ancora Padoan - anche per mantenere l'equilibrio difficile tra consolidamento dei conti pubblici e sostegno alla crescita e all'occupazione e che il governo e' determinato a presentare". "E' necessaria una strategia a piu' piani che il governo propone per l'Italia e per l'Europa poggiata su tre pilastri: innanzitutto piu' apertura di mercato interno e globale, l'Europa ha sempre trovato la via della crescita attraverso forme di integrazione e di apertura crescente, secondo le riforme strutturali che devono interessare tutti i paesi, la grande crisi da cui fatichiamo a uscire e' anche il frutto di un ritardo accumulato molto prima che la crisi finanziaria si sviluppasse" e in terzo luogo "piu' investimenti per la crescita attivati con strumenti diversi con diversi canali, pubblici e privati".

Padoan ha poi puntualizzato che  "Un maggior grado di coordinamento tra le politiche strutturali degli stati membri potra' accrescere l'impatto, un punto che e' stato ripreso di recente anche dal presidente della Banca centrale europea". Per il titolare del dicastero di Via Venti settembre, "il compito della politica economica e del nostro governo e' dare i segnali giusti, che abbiano l'orizzonte temporale adeguato e che possano influenzare positivamente le aspettative, creino incentivi opportuni e necessari". "L'idea recentemente enunciata dal presidente del Consiglio dell'agenda dei mille giorni e' questa, ma naturalmente riempita di contenuti e proposte concrete e a questo stiamo lavorando" ha concluso Padoan.

- Bruxelles, 16 lug. - Che cosa chiede l'Italia in Europa? "L'Italia chiede soltanto rispetto". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al suo arrivo al palazzo Justus Lipsius dove sta per iniziare il vertice straordinario sulle nomine. "Non si tratta di una posizione o dell'altra ma chiediamo il rispetto che spetta a tutti i Paesi e, in particolare, a uno dei Paesi fondatori come il nostro", ha detto Matteo Renzi, prima di entrare nella sala del Consiglio europeo, a proposito della partita in corso sulle nomine Ue. .
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