Redazione

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- Milano, 18 lug. - Colpo di scena nel processo Ruby: Silvio Berlusconi e' stato assolto in appello per entrambi i capi di imputazione. Secondo i giudici della seconda Corte d'appello di Milano, la concussione "non sussiste" e, per quanto riguarda la prostituzione minorile, il "fatto non costituisce reato". La sentenza, arrivata poco dopo le 13, ribalta il verdetto di primo grado che aveva portato a una condanna a sette anni ed e' stata accolta dall'ex Cavaliere mentre si trovava a Cesano Boscone a scontare l'affidamento in prova ai servizi sociali nell'ambito della condanna Mediaset. Uscito dalla Fondazione Sacra Famiglia, Berlusconi si e' limitato a ringraziare la 'pasionaria' che esultava per il verdetto. Poco dopo, in una nota, si e' detto "profondamente commosso". "Da oggi possiamo andare avanti con piu' serenita'", ha sostenuto, garantendo che "il percorso politico di Forza Italia non cambiera'" perche' e' "nell'interesse dell'Italia, della democrazia, della liberta'". "Un pensiero di rispetto va alla magistratura", ha poi continuato, elogiando quella "maggioranza di magistrati italiani che fa il proprio lavoro silenziosamente, con equilibrio e rigore ammirevoli". Nessun commento da parte della procura milanese e anche il Pg che ha sostenuto l'accusa in appello e che aveva chiesto la conferma della condanna, Piero De Pretis si e' limitato a dire che attendera' le motivazioni che saranno rese pubbliche tra 90 giorni, per valutare l'eventuale ricorso in Cassazione. La sentenza d'appello arriva a quattro anni dal primo articolo di giornale che aveva acceso la miccia sulle presunte frequentazioni tra l'ex premier e la giovane marocchina. E' una decisione che va "oltre le piu' rosee previsioni", ha commentato il legale dell'ex premier, Fausto Coppi. In attesa delle motivazioni dei giudici, l'avvocato ha spiegato che "se mai Berlusconi avesse avuto rapporti con Ruby, almeno per un certo periodo di tempo, non ne conosceva l'eta'". Quanto alla concussione, Coppi ha affermato che sarebbe pronto a portare il caso Ruby ai suoi studenti come paradigmatico di una condotta che non e' reato. "E' il giorno piu' bello della mia vita, ho pianto come una bambina. Giustizia e' fatta", ha fatto sapere la compagna di Berlusconi, Francesca Pascale. Esultano gli esponenti di Forza Italia: per Mariastella Gelmini "e' un'emozione fortissima" e Renato Brunetta e' tornato a invocare una "commissione parlamentare d'inchiesta sul colpo di Stato del 2011" e a chiedere la "grazie" per il presidente 'azzurro'. I senatori del partito, in una lettera, hanno espresso al loro leader la "piu' profonda felicita' e soddisfazione". "Sono contento per lui, personalmente, perche' gli sono amico e questo era veramente un'ingiustizia", ha dichiarato il governatore leghista della Lombardia, Roberto Maroni che rinnova l'invito a Berlusconi a indire le primarie di coalizione. Divergenti e quasi tutti sul filo della battaglia interna per le riforme, i commenti nel Pd. "Le sentenze non si commentano e le riforme naturalmente vanno avanti. Le catastrofi di tanti Nostradamus non si avverano", ha avvertito, su Twitter, il senatore Andrea Marcucci. "Forse smetteremo di frugare nell'alcova di Berlusconi per chiederci cosa preveda il patto del Nazareno", ha auspicato, invece, il 'dissidente' Corradino Mineo. Al quale ha risposto indirettamente Alessandra Moretti chiedendo di 'stoppare' ogni "dietrologia su patto del Nazareno e riforme". E se per Angelino Alfano dopo l'assoluzione di Berlusconi "si rafforza" il cammino delle riforme, c'e' anche chi, come Mario Mauro dei Popolari per l'Italia, si spinge a chiedere che Forza Italia torni a sostenere il governo. Ironici, infine, i 5 stelle: "Berlusconi passa da 7 anni a 0, nel secondo appello ... Meglio della Germania", e' il commento a sfondo calcistico del deputato Alessio Villarosa.
- Maputo, 18 lug. - Turbinio di incontri e telefonate per il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in partenza per l'Africa per una missione tutta incentrata su incontri istituzionali e 'business'. Renzi stamane ha visto a palazzo Chigi il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e ha avuto colloqui anche con Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme, e Federica Guidi, ministro dello Sviluppo Economico. Con una delegazione di imprenditori "di altissimo livello" tra cui l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi e l'ad di Saipem Umberto Vergine, il premier, accompagnato dal vice ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda, e' poi 'volato' in Africa dove arrivera' domani mattina a Maputo, capitale del Mozambico, e incontrera' alle ore 11 il presidente Armando Guebuza. Nel pomeriggio, insieme agli imprenditori, Renzi incontrera' la comunita' 'business' e le autorita' locali all'Hotel Polana di Maputo per poi essere ricevuto alla residenza dell'ambasciatore Roberto Vellano, occasione di scambio con la comunita' italiana in Mozambico. Domenica il premier e la sua delegazione saranno in Congo Brazzaville dove Renzi vedra' il presidente Denis Sassou-Nguesso per poi partire alla volta dell'Angola dove lunedi' e' previsto l'incontro con il presidente Eduardo Dos Santos. Luanda fornira' l'occasione di un incontro con gli operatori economici locali, italiani e angolani, ma anche di alcune visite istituzionali come quella al memoriale di Agostinho Neto, primo presidente dell'Angola nonche' poeta e una delle personalita' piu' amate del Paese, e una visita al museo di storia militare alla Fortaleza. Sempre a Luanda il vice ministro Calenda incontrera' alcuni responsabili dei ministeri della Pianficazione economica, dell'Energia e dell'Agricoltura "La visita di Renzi in Africa - ha raccontato all'AGI l'ambasciatore in Angola Giorgio Di Pietrogiacomo - si svolge nell'anno in cui l'Italia ha lanciato l'Iniziativa Italia-Africa, tesa a riaccendere i fari sul Continente con un approccio nuovo rispetto agli anni passati". "Si tratta inoltre, ha sottolineato l'ambasciatore - del primo viaggio di Renzi, in veste di presidente di turno dell'Ue, fuori dall'Europa. E questo e' molto importante". La presenza economica dell'Italia in Africa e' da sempre caratterizzata dagli investimenti di Eni, principale operatore petrolifero mondiale nel Continente. In Mozambico Eni e' presente dal 2006 e nel paese e' operatore, con una partecipazione indiretta del 50%, dell'area 4, le cui risorse complessivamente scoperte sono stimate in circa 2.407 miliardi di metri cubi di gas in posto. In Congo Eni e' presente dal 1968 attraverso la consociata Eni Congo che ha registrato nel 2013 una produzione equity di circa 120.000 barili di olio equivalente al giorno. Mentre in Angola, paese chiave nella strategia di crescita organica della societa' e nel quale la produzione equity per il 2013 e' stata di 87 mila barili di olio equivalente al giorno, la compagnia petrolifera e' presente dal 1980.

- Milano, 18 lug. - E' "profondamente commosso" Silvio Berlusconi dopo l'assoluzione piena sul caso Ruby. Per i giudici della corte d'appello di Milano la concussione "non sussiste", mentre per quanto riguarda l'accusa di prostituzione minorile "il fatto non costituisce reato": con questa formula e' stata sancita l'assoluzione, a un anno dalla condanna di primo grado a 7 anni. "Da oggi possiamo andare avanti con piu' serenita'", ha commentato l'ex premier in una nota dopo la sentenza, garantendo che "il percorso politico di Forza Italia non cambia" perche' e' "nell'interesse dell'Italia, della democrazia, della liberta'".

Mentre i giudici pronunciavano la loro decisione, Berlusconi si trovava a Cesano Boscone per l'undicesima giornata dei servizi sociali cui e' stato condannato per il processo Mediaset; alla Sacra Famiglia e' stata, secondo i presenti, una mattinata "normale", dove l'unica 'anomalia' per Berlusconi e' stata l'uscita in anticipo di qualche minuto. La sentenza d'appello e' arrivata a quattro anni dal primo articolo di giornale che aveva acceso la miccia sulle presunte frequentazioni tra l'ex premier e la giovane marocchina.

E' una decisione che va "oltre le piu' rosee previsioni" per il legale Fausto Coppi; in attesa delle motivazioni dei giudici, l'avvocato ha spiegato che Berlusconi "se mai avesse avuto rapporti con Ruby, almeno per un certo periodo di tempo, non ne conosceva l'eta'". Quanto alla concussione, Coppi ha affermato che sarebbe pronto a portare il caso Ruby ai suoi studenti come paradigmatico di una condotta che non e' reato. "E' il giorno piu' bello della mia vita, ho pianto come una bambina. Giustizia e' fatta", ha commentato la compagna di Berlusconi, Francesca Pascale.

Esultano gli esponenti di Forza Italia: per Mariastella Gelmini "e' un'emozione fortissima" e Renato Brunetta e' tornato a invocare una "commissione parlamentare d'inchiesta sul colpo di Stato del 2011". E i senatori del partito, in una lettera, hanno espresso al loro leader la "piu' profonda felicita' e soddisfazione". "Sono contento per lui, personalmente, perche' gli sono amico e questo era veramente un'ingiustizia", ha dichiarato il governatore leghista della Lombardia, Roberto Maroni.

Per il Pd si e' espresso su Twitter il senatore Andrea Marcucci: "Le sentenze non si commentano e le riforme naturalmente vanno avanti. Le catastrofi di tanti Nostradamus non si avverano". Ironici, invece, i 5 stelle: "Berlusconi passa da 7 anni a 0, nel secondo appello...meglio della Germania", e' il commento a sfondo calcistico del deputato Alessio Villarosa. ,

- Roma, 18 lug. - Non ci sara' alcun incontro tra Cinque Stelle e Pd dopo quello di ieri. "Il M5S era disposto a chiudere ieri. Ci dispiace, ma non c'e' piu' tempo", scrivono i Cinque Stelle sul Blog di Beppe Grillo. "Alla fine, l'incontro con il Pd si e' svolto ed e' durato un'ora e mezza. Certo, dopo ben 25 giorni di fitto e intenso rapporto epistolare ci saremmo aspettati che arrivassero al tavolo con idee piu' chiare, una maggiore concretezza e anche piu' preparati. Ma non si puo' pretendere la luna. Malgrado i proclami di rapidita', il succo e' che su quasi tutto si e' preso bradipescamente altro tempo. Trattativa completa quindi che dovrebbe essere rinviata a una data ipotetica e condizionata alle mille vicissitudini parlamentari. Renzi parla di 15 giorni ma potrebbe slittare addirittura a settembre. Il M5S era pronto a chiudere ieri. Ci dispiace per il Pd ma non c'e' piu' tempo. Il M5S non se la sente di prendere per il culo i cittadini italiani per un'intera estate", scrivono i componenti della delegazione, delegazione M5S Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Paola Carinelli, Vito Petrocelli. "Resta la grande soddisfazione per l'apertura e il parere positivo ottenuti sull'introduzione delle preferenze nella legge elettorale che a questo punto diamo per confermati e che voteremo dopo la ratifica della proposta di legge elettorale concordata ad oggi degli iscritti on line", aggiungono i Cinque Stelle: "Il tema delle preferenze per noi e' fondamentale, e' una battaglia iniziata nel 2007 con il primo Vday e con la raccolta di 350.000 firme per l'iniziativa di legge popolare 'Parlamento Pulito'. Quindi, almeno per questo, grazie a Renzi per aver accolto la proposta di un Parlamento di eletti e non di 'nominati'. Del resto Renzi stesso si era pronunciato in passato apertamente contro un Parlamento di 'nominati'", concludono. .

- Milano, 18 lug. - Silvio Berlusconi e' stato assolto in appello al processo Ruby per entrambi i capi d'imputazione. Per quanto riguarda la concussione, per i giudici "non sussiste", per la prostituzione invece "il fatto non costituisce reato".

Il primo articolo sull'inchiesta venne liquidato dai pm come "pettegolezzo". Era l'ottobre del 2010: oggi, dopo quasi 4 anni in appello Silvio Berlusconi e' stato assolto sia dall'accusa di concussione che da quella di prostituzione minorile che in primo grado gli erano costate una condanna a sette anni.

Questa la cronologia dei fatti:

- 26 ottobre 2010: Il 'Fatto Quotidiano' pubblica la notizia che Silvio Berlusconi e' coinvolto in un'inchiesta con al centro una minorenne marocchina. Secca la smentita del capo della Procura di Milano, Edmondo Bruti Liberati: "Non ci occupiamo di pettegolezzi".

- 14 gennaio 2011: Berlusconi riceve un invito a comparire firmato dai pm di Milano nel quale risulta indagato per concussione e prostituzione minorile. Secondo la Procura, ha compiuto "atti sessuali" con Ruby, quando era minorenne, tra il febbraio e il maggio 2010 "in cambio di denaro e altre utilita'" (prostituzione minorile) e ha telefonato la notte tra il 27 e il 28 maggio dello stesso anno in Questura per far affidare la giovane a Nicole Minetti (concussione).

Dal documento emerge che i pm chiederanno il giudizio immediato per il premier e che la sua iscrizione nel registro degli indagati risale al 21 dicembre 2010. I legali del leader del Pdl parlano di "gravissima intromissione nella vita privata del Presidente del Consiglio".

- 17 gennaio 2011: arriva alla Camera la richiesta di autorizzazione da parte della Procura a perquisire l'ufficio di Giuseppe Spinelli, il ragioniere di Berlusconi e l'uomo dal quale partivano i bonifici per alcune ospiti delle serate a villa San Martino. Negli allegati di 500 pagine, i pm ricostruiscono il 'sistema Arcore', in cui Lele Mora ed Emilio Fede avrebbero reclutato le ragazze da portare a Berlusconi. Giovani donne che poi si sarebbero prostituite col premier nella sua residenza in Brianza in cambio di denaro e regali. Tra di loro la minorenne Ruby.

- 21 gennaio 2011: i legali di Berlusconi fanno sapere che il loro assistito, convocato dai pm, non si presentera', ritenendo che la competenza per il reato di concussione sia del Tribunale dei Ministri e non della Procura di Milano.

- 24 gennaio 2011: gli avvocati di Berlusconi presentano in Procura le indagini difensive. Ci sono anche le testimonianze di alcune ragazze che negano di avere visto scene ose' ad Arcore.

- 15 febbraio 2011: il gip Cristina Di Censo rinvia a giudizio Berlusconi, ritenendo che c'e' l'"evidenza della prova", e individua come parti offese Ruby e il Ministero dell'Interno.

- 6 aprile 2011: comincia il processo. I legali di Ruby annunciano che non si costituira' parte civile perche' ritiene di non avere subito danni. Neppure la Procura cita la ragazza nella lista dei testimoni.

- 19 ottobre 2011: Berlusconi rende dichiarazioni spontanee in aula. Nega di aver mai fatto sesso con Ruby e che ad Arcore si siano viste "scene sessuali", spiega di avere scoperto che lei era minorenne e non era parente di Mubarak solo dopo la notte del 27 maggio, quando Ruby venne fermata e portata in Questura. Di qui l'interessamento con la Polizia "per evitare un incidente diplomatico". "Mi limitai a dare e chiedere informazioni", e' la difesa del leader del Pdl.

- 14 febbraio 2012: La Consulta respinge il conflitto di attribuzioni sollevato dalla Camere contro i magistrati milanesi per la competenza ministeriale della vicenda.

- 4 marzo 2013: comincia la requisitoria del pm Antonio Sangermano che parla di "univoci elementi di prova contro Berlusconi" e di un "collaudato sistema prostitutivo ad Arcore" per il "divertimento" dell'imputato.

- 8 marzo 2013: dovrebbe concludersi la requisitoria con l'intervento della Boccassini, ma il processo viene sospeso perche' Berlusconi e' ricoverato a causa di un'infiammazione agli occhi al San Raffaele.

- 11 marzo 2013: 'marcia' di parlamentari e dirigenti del Pdl davanti al tribunale di Milano a sostegno del leader del partito.

- 25 marzo 2013: nuovo stop al processo per lasciare alla Cassazione il tempo di decidere sull'istanza di trasferimento per legittimo sospetto da Milano a Brescia presentata dagli avvocati Ghedini e Longo.

- 13 maggio 2013: Boccassini termina la requisitoria chiedendo sei anni di carcere e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per Berlusconi.

- 3 giugno 2013: e' il giorno delle arringhe. Longo e Ghedini definiscono "stratosferica" la richiesta di pena e accusano i pm di avere fatto una "ricostruzione sociologica e morale della vita del Cavaliere". Chiedono l'assoluzione o una dichiarazione d'incompetenza territoriale e funzionale da parte del Tribunale di Milano.

- 24 giugno 2013: arriva la condanna a 7 anni in primo grado.

- 20 giugno 2013: inizia il processo d'appello davanti alla seconda corte presieduta da Enrico Tranfa. Giudice relatore Concetta Locurto mentre a difendere Berlusconi, invece degli 'storici' legali Longo e Ghedini, imputati in procedimento connesso, ci sono Franco Coppi e Filippo Dinacci

- 11 luglio 2014: il Pg Piero De Pretis chiede la conferma della condanna a 7 anni e parla delle telefonata alla questura come di un "abuso colossale" e "lampante atto intimidatorio" e sostiene che il leader di Forza Italia sapesse che Ruby era minorenne.

- 15 luglio 2014: i difensori parlano dell'accusa di concussione come di un "mostro giuridico" e chiedono l'assoluzione del loro assistito. .

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