Gestione Separata, Pronti gli avvisi bonari per i committenti che non hanno pagato i contributi nel 2020

Nicola Colapinto Venerdì, 24 Dicembre 2021
In arrivo le lettere di messa in mora dell'istituto previdenziale nei confronti dei committenti che nel 2020 non hanno pagato i contributi previdenziali per gli iscritti presso la gestione separata dell'Inps.

L'Inps si prepara ad inviare gli avvisi bonari ai committenti, privati e pubblici, che nel 2020 e negli anni precedenti non hanno pagato i contributi nei confronti dei lavoratori iscritti alla gestione separata i cui termini prescrizionali non siano ancora spirati. Lo spiega lo stesso ente di previdenza nel messaggio n. 4637/2021 pubblicato ieri.

L'avviso bonario, come noto, è una lettera ufficiale di messa in mora che l'istituto previdenziale invia prima dell'avvio della procedura esecutiva ai sensi dell'articolo 24 del Dlgs 46/1999. Ha valore di atto interruttivo della prescrizione. L'avviso bonario, pertanto, è una specie di ultimo avvertimento al debitore con il quale gli si rappresenta la possibilità di regolarizzare la situazione entro 30 giorni anche facendo richiesta di pagamento dilazionato o di far valere eventuali situazioni intervenute successivamente come per esempio un eventuale avvenuto pagamento.

Riceveranno l'avviso, in particolare, i committenti (imprese, professionisti, enti pubblici, enti morali) che nel 2020 o negli anni precedenti hanno denunciato sul flusso Uniemens il pagamento di compensi ai lavoratori iscritti alla gestione separata (co.co.co), ma non hanno eseguito il regolare versamento dei relativi contributi richiesti a norma di legge.

La situazione debitoria comprende l'omesso pagamento del contributo, totale oppure parziale, relativo al singolo periodo di pagamento (uno o più mesi), nonché le sanzioni civili calcolate sul contributo omesso e/o sul ritardato versamento totale o parziale. La comunicazione - composta da testo fisso, prospetti relativi alla situazione debitoria (contributi e sanzioni) e istruzioni di pagamento (utili per la compilazione delle delega di pagamento F24) - è inviata tramite PEC, in formato PDF, all’indirizzo conosciuto dall'INPS e registrato nella sezione anagrafica presente nella funzionalità “Comunicazione bidirezionale” del “Cassetto previdenziale per i committenti della Gestione separata”. La PEC è inviata all’azienda committente, mentre ai delegati intermediari è inviata una comunicazione nella quale sono indicati i codici fiscali interessati dalla comunicazione stessa.

L'avviso bonario è propedeutico al passaggio alle fasi successive, che prevedono il recupero del debito tramite l'emissione dell'avviso di addebito. Pertanto, i committenti o loro delegati, che hanno inviato erroneamente denunce di compensi non effettivamente corrisposti o che hanno indicato dati, come ad esempio un'aliquota o imponibili diversi da quelli corrisposti, devono, con urgenza, inviare i flussi di correzione al fine di evitare errate emissioni di avvisi di addebito. Tale segnalazione deve essere effettuata sempre dal «cassetto online».

Come detto se il committente non si adeguerà alle richieste contenute nell'avviso bonario nel termine di 30 giorni, l'Inps, emetterà l'avviso di addebito esecutivo con l'intimazione ad adempiere il pagamento della contribuzione dovuta entro 60 giorni dalla ricezione dell'avviso di addebito. In assenza di opposizione presso il Giudice del Lavoro (entro 40 giorni dalla notifica)  l'agente di riscossione procederà all'esecuzione forzata nei confronti del debitore.

Documenti: Messaggio Inps 4637/2021

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