Inps, calano le domande di disoccupazione a Febbraio

Giovedì, 10 Aprile 2014
Crescono invece le ore di Cassa Integrazione autorizzate: a marzo sono salite del 2,1% sul 2013, oltre quota 100 milioni di ore, ancora una volta per gli interventi straordinari e in deroga.

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Viaggiano oltre quota 100 milioni, le ore di Cassa Integrazione autorizzate dall'Inps nel marzo scorso, mentre calano le domande per accedere ai trattamenti per la disoccupazione, che si riferiscono a febbraio e che sono state presentate: 85.964 domande di ASpI; 31.595 domande di mini ASpI; 247 domande tra disoccupazione ordinaria e speciale edile; 9.049 domande di mobilità. Per un totale di 126.855 domande; il 4,7% in meno rispetto alle 133.045 domande presentate nel mese di febbraio 2013.

Sono questi i dati diffusi dall'Inps che evidenziano, anche, come a livello cumulato gennaio-marzo, siano state autorizzate complessivamente 264,7 milioni di ore di Cassa Integrazione.

A livello tendenziale c'è una lieve diminuzione (-1,16%). Il settore industriale segna un calo dell'8,84% (a testimonianza - si spera - di primissimi segnali di ripresa). Mentre si conferma molto forte, la crisi nell'edilizia dove la richiesta di Cassa Integrazione nel periodo gennaio-marzo cresce del 23,27% rispetto allo stesso periodo 2013; e nel settore del commercio, dove l'aumento è addirittura del 33,10%. La cassa integrazione ordinaria, nei 12 mesi, diminuisce del 20%, ma rispetto a febbraio 2014 cresce del 6,1% (ciò significa che nuove aziende entrano in difficoltà).

Per quanto riguarda le domande di disoccupazione, il raffronto torna ad essere omogeneo perché, come ricorda l'Inps, bisogna ricordare che dal 1° gennaio 2013 sono entrate in vigore le nuove prestazioni ASpI e mini ASpI. Pertanto, le domande che si riferiscono a licenziamenti avvenuti entro il 31 dicembre 2012 continuano ad essere classificate come disoccupazione ordinaria, mentre per quelli avvenuti dopo il 31 dicembre 2012 sono classificate come ASpI e mini ASpI. A questo punto, l'anno di scarto si è esaurito e quindi l'andamento non è più alterato dalla variazione della platea di riferimento.

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