Lavoro e Pensioni, Ecco le linee programmatiche del Governo

Valerio Damiani Giovedì, 12 Luglio 2018
A illustrarle è stato ieri il Ministro del Lavoro, Luigi di Maio, presso la Commissione Lavoro del Senato. Ok alla quota 100 e alla pensione con 41 anni di contributi. Per i giovani saranno rafforzati gli sgravi contributivi per l'assunzione a tempo indeterminato.
Pensioni, lavoro ed imprese. Sono stati questi i temi trattati ieri dal ministro del lavoro Luigi Di Maio, a palazzo Madama, dove ha esposto le linee programmatiche dei due dicasteri di cui è titolare (l'altro è quello dello sviluppo economico), mettendo anche in risalto quanto finora confluito nel decreto dignità, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Si parte dal tema più cruciale, quello del lavoro con l'obiettivo di abbattere il cuneo fiscale sul quale il numero uno di via Veneto s'è augurato che «i primi accenni» possano affiorare «già nella fase di conversione del decreto dignità».

Sul ritorno dei buoni per il pagamento del lavoro occasionale (i voucher), Di Maio ha chiarito che possono servire in comparti come l'agricoltura, il giardinaggio, i servizi di baby-sitting e il turismo «per specifiche competenze», ma s'è appellato alle forze di maggioranza, affinché vengano evitati «abusi in futuro» nel loro uso. Nel concreto bisognerà vedere come declinare l'intervento soprattutto nel campo dell'agricoltura dato che già attualmente i voucher sono previsti in favore dei pensionati di vecchiaia e di invalidità; i giovani fino a 25 anni iscritti a istituti o università; disoccupati e percettori di integrazioni al reddito. Un'ipotesi di intervento potrebbe essere, ad esempio, l'innalzamento dell’attuale tetto di 5.000 euro complessivi nell’anno per le aziende, e quello individuale di 2.500 euro per ogni lavoratore impiegato.

Capitolo Pensioni

Per quanto riguarda le pensioni il Ministro si è detto pronto a valutare quei "canali di uscita più equi e semplici", nonché «superare» le norme che hanno allungato i tempi per l'andata in quiescenza dell'ex ministro Elsa Fornero: "Chi ha maturato un'anzianità contributiva di 41 anni ha diritto a beneficiare di una finestra, senza dovere attendere l'attuale requisito d'età", ha rimarcato. E se su quota 100 il governo esamina le opzioni più vantaggiose, la stella polare resta quella di "abolire le pensioni d'oro, o di privilegio, sopra i 4-5.000 euro netti e non legate alla contribuzione", anche per accrescere i trattamenti più bassi. C'è poi la questione del reddito di cittadinanza che Di Maio punta ad introdurre il prima possibile, già dal prossimo anno, previo rafforzamento dei Centri per l'Impiego.

Imprese

Infine sul capitolo investimenti Di Maio ha indicato la volontà di accrescere il mercato del «private equity» e, in particolare, il «venture capital», nel quale l'esecutivo vuole «convogliare una quota del risparmio dei fondi previdenziali ed assicurativi verso le Pmi ad alto potenziale», rafforzando, l'«asset allocation», anche «attraverso la creazione di una piattaforma pubblica, che favorisca forme di aggregazione fra Fondi pensione e Casse di previdenza». Poi gli altri temi sentiti dai pentastellati: una stretta alle false coop introducendo un apparato sanzionatorio più efficace con sanzioni penali e la guerra contro chi delocalizza, dopo aver beneficiato di sovvenzioni pubbliche.

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