Lavoro Occasionale, Ispezioni in arrivo se non si usa la «CO» online

Martedì, 26 Aprile 2022
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro lascia attivo il servizio di comunicazione tramite email per le situazioni di emergenza. Ma i committenti che ne faranno ricorso finiranno ai primi posti nella lista dei nominativi da sottoporre a ispezione.

I committenti potranno inviare la «CO» dei lavoratori autonomi occasionali per email (anziché tramite l’applicativo online) anche dopo il 30 aprile 2022. Tuttavia, in tal caso, rischiano i controlli dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Lo rende noto l'Inl nella nota prot. n. 881/2022 pubblicata l’altro giorno con la quale fa marcia indietro sul passaggio all'esclusività dell'online per l'adempimento.

La «CO»

Dal 21 dicembre 2021 i committenti che operano in qualità di imprenditori sono tenuti a comunicare preventivamente all'ispettorato nazionale del lavoro l'attivazione di rapporti di lavoro autonomo occasionale, ossia i lavoratori inquadrabili all'art. 2222 del codice civile. La comunicazione va effettuata con le stesse modalità previste per le «CO» del lavoro intermittente. Nelle more dell'adeguamento l'adempimento finora è stato fatto con l'invio di un'e-mail, non Pec. Dal 28 marzo, tuttavia, è stata rilasciata la nuova applicazione sul sito internet dedicato ai «Servizi Lavoro» (cliclavoro), accessibile con SPID e CIE e che, secondo le indicazioni dell’Inl, dal 1° maggio 2022 sarebbe stata l’unica modalità attiva per effettuare la dichiarazione. Si ricorda che la violazione dell'obbligo è sanzionata da 500 a 2.500 euro per lavoratore (senza diffida).

Il Dietrofront

Ora l’Inl fa marcia indietro. Per salvaguardare la possibilità di adempiere alla «CO» anche in caso di malfunzionamento del sistema o in altre ipotesi connesse a oggettive difficoltà del committente (ad esempio quando il committente che abitualmente si rivolge al professionista è costretto a operare da sé), l'Inl ha deciso di mantenere attive le caselle di posta elettronica e, quindi, di mantenere attive le caselle email per l’invio della «CO».

Rischio Ispezioni

Tuttavia, poiché la «CO» per email non consente, diversamente da quella online, un efficace monitoraggio degli adempimenti, l'Inl spiega che eventuali verifiche, anche a campione, che verranno attivate in materia di sicurezza lavoro, saranno prioritariamente svolte nei confronti di committenti che facciano uso della posta elettronica, anziché dell'applicazione online.

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