Pensioni, I freelance scendono in piazza per la riforma della gestione separata

redazione Martedì, 23 Giugno 2015
I freelance e i giovani liberi professionisti chiedono l'inserimento nel programma di Governo di una riforma della gestione separata.
Mercoledì 24 e giovedì 25 giu­gno a Roma, i freelance torne­ranno a mobilitarsi in coalizio­ne. In autunno vogliono riaprire la partita, ma stavolta su basi di­verse. Non ci sarà solo la protesta, ora vogliono mettere insie­me le proposte che da tempo so­no sul tavolo e rilanciare un pro­getto di società. Il movimento è guidato dalla Coalizione 27 febbraio, un ampio schiera­mento di associazioni e movi­menti del lavoro autonomo ordi­nistico e atipico composto da av­vocati, architetti, geometri e in­gegneri, farmacisti e guide turi­stiche, archivisti, studenti e ricer­catori.

Domattina saranno pro­tagonisti di uno "speakers' cor­ner" al ministero del lavoro in via Veneto a Roma dove chiederanno un incontro al mi­nistro Poletti al quale hanno in­ vitato una lettera con nove riven­dicazioni. Tra le richieste è stata avanzata la proposta di riforma della Gestione separata lnps, sul­la quale la coalizione ha già avu­to un confronto con il presiden­te dell'Inps Boeri il 24 aprile scorso; il diritto all'indennità di malattia per il lavoro autono­mo; l'estensione della Naspi, una «pensione minima di citta­dinanza» e l'introduzione di un reddito minimo garantito, una proposta sostenuta da una larga parte della società italiana. I borsisti e i dottorandi chiedono inoltre l'estensione della dis-coll dato che il decreto governativo sulla Riforma degli ammortizzatori sociali approvato con il Jobs non ha specificato nulla in merito.  «So­no queste le premesse per ripen­sare i diritti e le protezioni socia­li in un paese dove c'è la disoc­cupazione di massa, l'impoveri­mento e il lavoro viene svaloriz­zato» si legge nella lettera.

Temi analoghi sono promossi da Acta, l'associazione dei liberi professionisti che domani pomeriggio lancerà la "proposta decente", un programma su welfare, pensioni e reddito per gli autonomi con tre richieste principali:
(1) Equa contribuzione: 
sospensione immediata della legge Fornero che ogni anno minaccia di portare la contribuzione delle Gestione Separata al 33% e avvio di una equiparazione verso il basso con le aliquote di commercianti e artigiani.
(2) Tutela della malattia: L'INPS chiede tanto, ma a noi freelance dà pochissimo, soprattutto in caso di malattie gravi e di lunga durata. Su questo Acta, 80.000 firme alla petizione, molte Giunte Comunali e Regionali, chiedono un intervento immediato del Governo.
(3) Equa pensione per tutti: i freelance prima di altri stanno sperimentando l'iniquità del sistema contributivo, che condannerà le prossime generazioni a pensioni da fame, mentre politica e istituzioni fanno gli struzzi.

Nella giornata di domani ci sarà anche la manifestazione dei sindacati dello Spi Cgil contro il decreto rivalutazione pensioni (il decreto legge 65/2015) che porterà, accusano i sindacati, poche briciole in tasca ai pensionati interessati dal blocco biennale dell'indicizzazione.

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