Pensioni, Ok alla Commissione per studiare i Lavori Gravosi

Vittorio Spinelli Giovedì, 28 Gennaio 2021
Il Ministro del Lavoro ha inaugurato l'avvio dei lavori della Commissione Tecnica formata da esperti designati dal Governo e dalle parti sindacali. I lavori dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2021.
Dopo quasi tre anni partono finalmente i lavori della Commissione tecnica di studio per ampliare i lavori gravosi. Lo ha annunciato il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, a margine di un incontro con le parti sociali. L’obiettivo principale della Commissione è quello di valutare l’impatto sull’aspettativa di vita di talune condizioni di lavoro per meglio analizzare e studiare le risposte previdenziali più adatte a specifiche categorie professionali. Ad esempio lo studio potrebbe essere il presupposto per estendere i benefici previdenziali attualmente previsti per i lavoratori addetti alle mansioni gravose (ape sociale, beneficio per i lavoratori precoci, sospensione dell'adeguamento all'aspettativa di vita Istat).

L'istituzione della Commissione è stata prevista dalla legge di bilancio per il 2018 e dal DPCM 28 Aprile 2018 ma i lavori, che in origine avrebbero dovuto concludersi entro il 30 novembre 2018 con una relazione al Parlamento, non sono mai iniziati. L'ultima proroga è contenuta nel dl n. 183/2020 che fissa il termine dei lavori al 31 dicembre 2021.

La Commissione è presieduta dal presidente dell'Istituto nazionale di statistica (Istat) ed è composta da rappresentanti del Ministero dell'economia e delle finanze, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero della salute, del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, dell'Istat, dell'Inps, dell'Inail, del Consiglio superiore degli attuari, nonché da esperti in materie economiche, statistiche e attuariali designati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale dei datori di lavoro e dei lavoratori".

La Commissione dovrà anche studiare le condizioni soggettive dei lavoratori e delle lavoratrici, derivanti dall'esposizione ambientale o diretta ad agenti patogeni. Una seconda commissione, inoltre, dovrà elaborare un quadro comparativo della spesa previdenziale ed assistenziale, in ambito europeo ed internazionale.

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