Scade il 10 Gennaio il termine per saldare i contributi delle Colf

Valerio Damiani Martedì, 02 Gennaio 2018
Scade il 10 Gennaio il termine per il pagamento dei contributi dovuti per il personale domestico relativi all'ultimo trimestre del 2017.   
Scadono il 10 gennaio 2018 i termini per il pagamento dei contributi Inps dovuti al personale domestico relativi al IV trimestre del 2017. Lo comunica l’Inps con una nota pubblicata sul sito istituzionale specificando che il pagamento può avvenire, attraverso le seguenti modalità: a) direttamente online tramite il portale dei pagamenti, con la modalità online pagoPA, con carta di credito, di debito o prepagata, oppure addebito in conto corrente bancario; b)        rivolgendosi ai soggetti aderenti al circuito “Reti Amiche”. Il pagamento è disponibile, senza necessità di supporto cartaceo, con codice fiscale e codice rapporto di lavoro; c)  utilizzando il bollettino MAV (Pagamento Mediante Avviso) inviato dall’INPS.  

Se si è sprovvisti del bollettino MAV, ci si può rivolgere direttamente online tramite il portale dei pagamenti all’interno della sezione lavoratori domestici; presso le aree di front office delle sedi INPS, utilizzando lo sportello automatico per il cittadino con autenticazione mediante tessera sanitaria; telefonicamente, rivolgendosi al Contact center chiedendo l’invio del bollettino MAV al domicilio del datore di lavoro. 

I contributi, com'è noto, sono calcolati in modo diverso a seconda che il collaboratore familiare presti la propria attività lavorativa con orario inferiore o superiore alle 24 ore settimanali. Se non supera le 24 ore, il contributo orario è commisurato a tre diverse fasce di retribuzione. Se l'orario, invece, è di almeno 25 ore settimanali, il contributo orario prescinde dalla retribuzione corrisposta ed è fisso per tutte le ore lavorateDal 2013, per i soli rapporti di lavoro a tempo determinato, è previsto un contributo addizionale di finanziamento dell'Aspi, a carico del datore di lavoro, nella misura del 1,40 per cento.

I contributi dovuti per il 2018, invece, saranno determinati appena disponibile l’indice ISTAT di riferimento. Pertanto, le sanzioni saranno calcolate soltanto per pagamenti effettuati oltre il decimo giorno successivo alla data di pubblicazione della circolare relativa ai contributi dovuti per il 2018. 

Il nuovo cassetto previdenziale per il lavoro domestico

L’Inps ha reso anche disponibile a partire dal 29 dicembre scorso il cosiddetto Cassetto previdenziale dedicato al lavoro domestico, che consentirà ai datori di lavoro di interagire con l’Istituto e di avere le informazioni sulla regolarità dei versamenti effettuati. Il nuovo servizio, spiega l’Inps nel messaggio n. 5182 del 28 dicembre, rientra nel processo di miglioramento della comunicazione con il contribuente, sia in termini di efficacia amministrativa sia in termini di efficienza grazie all’utilizzo del canale telematico. Il Cassetto Previdenziale ha l’obiettivo di raccogliere e proporre in modo organico e attraverso una grafica totalmente rinnovata tutte le informazioni inerenti il lavoro domestico. La versione attuale offre una panoramica completa delle informazioni relative ai dati dei rapporti di lavoro e ai dati anagrafici e di recapito dei soggetti coinvolti, ivi compresi gli eventuali soggetti delegati. 

Nei primi mesi del 2018, fa sapere l’Istituto, il Cassetto Previdenziale del Lavoro Domestico verrà  implementato con la funzionalità della “Comunicazione Bidirezionale” e sarà resa disponibile la procedura che consente di prendere un appuntamento con un esperto di Sede e poter risolvere eventuali anomalie nella posizione previdenziale. Nella fase di transizione al nuovo strumento, quale unico canale di accesso, continuano a rimanere attive tutte le funzionalità a favore dei datori di lavoro domestico già presenti sul sito internet dell’Istituto. 

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