Per i nuovi prestiti, il tasso di interesse di ammortamento è calcolato ogni due mesi sulla base di una formula che considera i rendimenti dei titoli di stato a lunga scadenza (Rendistato con durata residua da 12 anni e 7 mesi a 20 anni e 6 mesi) maggiorati del differenziale tra i Credit Default Swap in euro delle principali sei banche italiane e il CDS a cinque anni dello Stato Italiano e di una quota fissa dello 0,35%. Il tasso nel piano di accumulo del prestito è pari a quello della fase di ammortamento ridotto dello 0,1%. Come noto nel primo bimestre di operatività della misura (febbraio-marzo 2018), il TAN è risultato pari a 2,938% per il periodo di ammortamento (e quindi al 2,838% per il periodo di erogazione).
Entro il secondo giorno lavorativo del mese in cui è prevista la revisione dei tassi, l’ABI provvede a raccogliere i valori e a comunicarli all’INPS che dovrà aggiornarli ai fini della determinazione della domanda di APE il giorno 12 del mese. Nell'accordo quadro sono contenute, inoltre, le modalità di adesione e recesso da parte degli istituti finanziatori.
Il premio assicurativo contro il rischio premorienza non è fisso ma dipende dall'età anagrafica del richiedente (sarà più costoso per i nati dopo il 31 maggio 1952) ed è influenzato dalla durata del prestito e dal tasso di ammortamento del prestito vigente alla data in cui il richiedente ha presentato la domanda di Ape. Sarà più costoso quanto maggiore è la durata del prestito. Le convenzioni fissano anche i criteri per il rimborso della quota di premio non goduta in caso di estinzione anticipata del prestito pensionitico (parziale o totale) ed il criterio di adeguamento della copertura assicurativa a seguito dell'adeguamento dei requisiti pensionistici (per i nati dopo il 31 dicembre 1953). E' prevista una commissione per il fondo di garanzia pari all’1,6 % del totale delle somme anticipate dalla banca. La commissione è versata dalla banca all’INPS, in qualità di gestore del fondo, per conto del richiedente e rientra nel totale del prestito erogato dalla banca al richiedente.
A garanzia del lavoratore, per evitare un suo eccessivo indebitamento, il valore di Ape richiesto non può generare una rata di ammortamento che, sottratta alla pensione, riduca il reddito disponibile del richiedente al di sotto di 710 euro circa (1,4 pensione minima) e/o che sommata ad altri debiti rateizzati, incidenti nel periodo della pensione, superi il 30% della pensione maturata.
Documenti: Lo Schema della Convenzione quadro con ABI; Lo schema della Convenzione Quadro con ANIA