Pensioni, al mef si studia un prelievo sugli assegni piu' alti

Martedì, 12 Agosto 2014

Complice il peggioramento dei conti pubblici su cui pesa l'allontanarsi della ripresa economica i tecnici al ministero dell'economia potrebbero riaprire il dossier pensioni per recuperare alcune risorse nel frattempo disperse. Kamsin Il capitolo vale infatti 236 miliardi di euro nel bilancio dello Stato e non è da escludersi che il commissario Cottarelli possa nuovamente aprirlo. Con grande prudenza, il ministero del Tesoro si sta muovendo per cercare di capire in quale direzione agire e l'area individuata è quella delle pensioni più alte. Soprattutto per finanziare i vari correttivi per risolvere diversi nodi ancora aperti, come i quota 96 della scuola, lo stop alle penalizzazioni ed una maggiore gradualità in uscita. L'occhio è puntato in particolare sui trattamenti frutto del calcolo retributivo.

Ebbene l'ipotesi di riforma che circola in Via XX Settembre, riportata da alcuni quotidiani nazionali tra cui "Il Mattino", è applicare un contributo di solidarietà solo sulla parte dell'assegno previdenziale maturato con il sistema retributivo. La materia è scivolosa e fonti vicine al dossier raccontano che l'attenzione si è concentrata su una opzione che riguarda le pensioni che superano i 62 mila euro. In quell'area ci sono 186 mila persone (pari all'1,1% di tutti i pensionati) il cui costo è di 15 miliardi: il 5,5% del totale. L'ipotesi è applicare 4 aliquote (8, 21, 28 e 37%) sulla parte di pensione maturata con il retributivo. Una scelta questa che potrebbe portare risparmi previdenziali pari a circa 800 milioni. Una versione applicata ad una platea più estesa è stata invece tentata prendendo in esame i pensionati sopra i 35 mila euro.

Una soglia scelta non a caso in quanto si tratta di persone a riposo (600 mila individui) che stanno già pagando il blocco delle indicizzazioni all'inflazione previsto fino al 2016. In questo caso i risparmi di spesa, secondo una stima prudenziale, salgono fino a 2 miliardi di euro. Tuttavia, precisa chi sta seguendo la vicenda, questa pista è stata messa da parte. Sull'intero dossier, comunque, pesano un paio di incognite. In primo luogo perchè i dati Inps, in particolare per quanto riguarda i dipendenti pubblici, rendono difficile la ricostruzione della carriera previdenziale di centinaia di migliaia di italiani. E in secondo luogo perchè un provvedimento che taglia una pensione già maturata in forza di regole successive, espone il fianco alla censura della Corte Costituzionale.

Riforma Pensioni, ecco le novità del decreto Madia

Riforma Pensioni, nelle Pa scatta il pensionamento d'ufficio a 62 anni

Pensioni, ecco di quanto si riduce l'assegno con l'opzione donnaZedde

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati