Il Ministero del Lavoro ha calibrato l'intervento, infatti, su un totale di circa 60mila domande per il 2017 destinando per 300 milioni di euro per l'ape sociale e 370 milioni di euro per la pensione anticipata per i cd. lavoratori precoci. In realtà dal numero delle domande pervenute occorrerà sottrarre quelle che saranno rigettate per carenza dei requisiti o della documentazione. Basta, quindi, che il 10% di esse risultino prive dei requisiti che il numero reale delle domande di prestazione da liquidare risulterà in linea con quello preventivato dal Governo. E il rischio di uno slittamento della decorrenza si potrebbe affievolire.
La procedura di monitoraggio
In caso di insufficienza delle risorse nell'elaborazione della graduatoria (che si concluderà entro il 15 Ottobre) l’Inps provvederà all’individuazione dei soggetti esclusi dal beneficio nell’anno di riferimento e al conseguente posticipo della decorrenza dell’indennità loro dovuta sulla base della maggiore prossimità di raggiungimento del requisito anagrafico per l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia (o della maturazione del requisito dei 41 anni di contributi per i precoci) e, a parità di requisito, dalla data (e ora) di presentazione della domanda di riconoscimento delle condizioni. Come dire che se le risorse saranno insufficienti a garantire a tutti gli aventi diritto l'accesso sin dal 2017 alle prestazioni verrà individuata una platea di esclusi (saranno penalizzati i più distanti dalla pensione e coloro che hanno presentato in ritardo la domanda di verifica) ai quali sarà comunicato il posticipo della decorrenza della prestazione (APe Social o pensionamento precoci) all'anno successivo.
L'istanza Tardiva
In questi giorni si apre anche una seconda fase per la presentazione delle domande che durerà fino al 30 novembre prossimo; richieste che saranno prese in considerazione solo se rimarranno risorse economiche da spendere al termine della procedura di monitoraggio appena citata. Si pensi, ad esempio, a coloro che non sono riusciti a produrre la documentazione entro la data del 15 luglio 2017. La loro istanza avrà una qualche chance di essere accolta nel 2017 solo ove tutti i lavoratori che hanno rispettato la scadenza del 15 luglio abbiano avuto comunicazione di accesso alla prestazione senza alcuno slittamento dovuto all'esaurimento prematuro dei fondi a disposizione.
In tal caso l’INPS provvederà ad effettuare nell’anno un ulteriore monitoraggio sulle domande presentate successivamente al 15 luglio 2017 e con riferimento alle quali siano riconosciute le condizioni di accesso al beneficio. L'esito del monitoraggio sarà comunicato entro il 31 dicembre 2017. Anche il predetto monitoraggio sarà svolto in base alla data di raggiungimento del requisito anagrafico per l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia (o dei 41 anni di contributi per i precoci) e, a parità di requisito, alla data di presentazione della domanda di riconoscimento delle condizioni. Ove le risorse non siano sufficienti, in quanto già esaurite con riguardo alle istanze prodotte entro il 15 luglio, la finestra temporale del 30 novembre resterà sostanzialmente priva di effetti. Anche se deve essere ancora chiarito se queste domande saranno automaticamente prese in considerazione per il prossimo anno.