Pensioni

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Il Ministero del Lavoro pubblica i nuovi parametri validi per chi andrà in pensione dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. In arrivo riduzioni tra l’1,55% ed il 2,18% rispetto agli attuali valori.
Diffuso dall’Istat il coefficiente di capitalizzazione dei montanti contributivi da utilizzare per le pensioni aventi decorrenza dal 1° gennaio 2025. Aumento di oltre il 3,6% sul montante acquisito sino al 31 dicembre 2023.   
I chiarimenti in un documento dell’Inps in occasione dell’elaborazione del pagamento del rateo di dicembre. Ai pensionati con assegni inferiori al TM spetterà un bonus di 154,94€. In arrivo anche la quattordicesima ad ulteriori 200 mila pensionati.
I chiarimenti in un documento dell’Inps a seguito di un parere del Ministero del Lavoro. L’eventuale reimpiego dopo il conseguimento del trattamento pensionistico non fa venire meno lo status di «vecchio» iscritto.
Lo prevede un passaggio del decreto lavoro in corso di approvazione in Senato. Tre finestre di presentazione delle domande anche per i lavoratori precoci: 31 marzo; 15 luglio e 30 novembre.
Per i lavoratori privi di anzianità assicurativi al 31 dicembre 1995. Ai soli fini del raggiungimento del requisito dell’importo soglia, il lavoratore potrà chiedere di considerare, in aggiunta alla pensione, anche il valore teorico di una o più rendite maturate presso forme pensionistiche complementari.
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