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- Roma, 25 lug. - Il governo pone la fiducia sul maxiemendamento al decreto legge competitivita' che "recepisce le modifiche delle commissioni". Lo ha annunciato in aula al Senato il ministro per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi. Adesso e' in corso una conferenza dei capigruppo per l'organizzazione dei lavori. .

La mobilità per i dipendenti pubblici sarà attenuata, in particolare per i dipendenti pubblici che hanno figli minori di 3 anni o afflitti da disabilità. Mentre per gli altri dipendenti pubblici servirà un accordo con i sindacati. Kamsin Sono le novità approvate ieri dalla Commissione Affari costituzionali della Camera che hanno riscritto l'articolo 4 del Dl 90/2014 nella versione attualmente vigente.

Com'è noto, l'articolo 4 ha precisato che le sedi delle pubbliche amministrazione ubicate nel territorio dello stesso comune o a una distanza inferiore a 50 chilometri dalla sede di prima assegnazione costituiscono medesima unità produttiva (ai sensi dell’articolo 2103), all’interno della quale i dipendenti sono tenuti a prestare la loro attività lavorativa, previo accordo tra le amministrazioni interessate o anche in assenza di accordo, quando sia necessario sopperire a carenze di organico. Con la modifica approvata ieri si interviene dunque, da un lato, sui criteri per attivarla che andranno fissati con un decreto ministeriale da emanare previa «consultazione con le confederazioni rappresentative»; dall'altro, arrivano le deroghe già annunciate dal ministro della Pa, Maria Anna Madia, per i genitori con bambini di età inferiore ai 3 anni oppure colpiti da disabilità ai sensi della legge 104/92 e formalizzati in una proposta di modifica a firma Irene Tinagli (Sc). In entrambi i casi potranno essere spostati solo con il loro consenso.

Le amministrazioni che intendano procedere attivare la procedura di mobilità dovranno provvedere alla pubblicazione sul proprio sito istituzionale, per un periodo minimo di 30 giorni, del bando che indica i posti che le amministrazioni intendono coprire attraverso passaggio diretto di personale da altre amministrazioni. Dovrebbe poi essere confermata la possibilità, in via sperimentale (fino all’introduzione di nuove procedure per la definizione dei fabbisogni standard), di operare trasferimenti tra sedi centrali di differenti Ministeri, Agenzie ed Enti pubblici non economici nazionali, anche in mancanza dell’assenso dell’amministrazione di appartenenza, a condizione che l’amministrazione di destinazione abbia una percentuale di posti vacanti superiore a quella dell’amministrazione di provenienza.

Zedde

- Genova, 25 lug. - "Li' siamo di fronte a esempi criminali di persone, alcune delle quali vengono anche dall'estero, che vogliono utilizzare la scusa di un'opera per attaccare lo Stato. Non avranno nessuno spazio". Cosi' il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, ha commentato i disordini avvenuti ieri sera in Val di Susa, a margine di un sopralluogo a Genova ai cantieri del terzo valico ferroviario.

Ieri marcia di 250 attivisti, molti anarchici e autonomi

"Nonostante questi criminali e delinquenti - ha aggiunto Lupi - che pensano di utilizzare il cantiere di una grande opera per minacciare e pensare di sovvertire lo Stato, sulla Torino-Lione siamo arrivati a 1,1 chilometri di galleria scavata. Anche in Europa abbiamo discusso con il collega francese per andare rapidissimamente avanti.

Ricordo a questi delinquenti - ha proseguito - che ogni settimana vengono scolaresche a visitare il cantiere e vengono da tutto il mondo e da tutta Europa - ha concluso - a vedere la tecnologia che noi adottiamo".

- Torino, 25 lug. - Alla marcia di ieri sera, partita intorno alle 21.40 da Giaglione, hanno partecipato 250 attivisti No Tav, tra cui molti anarchici ed autonomi vestiti di nero e travisati, buona parte dei quali provenienti da altre province e regioni. Un primo gruppo di attivisti moderati, 50 persone circa, e' arrivato al ponte sul torrente Clarea urlando slogan, mentre gli antagonisti si muovevano sui sentieri alti in gruppi di 20-30 individui al fine di aggirare gli sbarramenti di polizia. E' quanto si legge in una nota della questura di Torino.Gia' nel corso del pomeriggio, in sede di bonifica, lungo quei sentieri era stato rinvenuto e rimosso per motivi di sicurezza un ponte artigianale in legno e filo di ferro, verosimilmente realizzato per oltrepassare il torrente Clarea anche al buio. Alle 23.50 un gruppo di anarchici ha incendiato alcuni pneumatici nella carreggiata autostradale all'imbocco della galleria di Giaglione, evento che ha reso necessario l'intervento della Polizia Stradale per la chiusura dell'A32, tra Susa e Oulx, in direzione di Bardonecchia e quello dei Vigili del fuoco per la messa in sicurezza della sede autostradale. Alle 00.30 gruppi diversi di antagonisti hanno perpetrato attacchi contestuali, con fitto lancio di bombe carta, petardi e artifizi pirotecnici, in direzione di due diversi settori del cantiere e nell'area archeologica. Un ulteriore attacco sull'autostrada e' stato condotto da parte di un altro gruppo che, posizionatosi sulle canne della galleria Giaglione, ha lanciato bombe carta e sassi sul personale schierato a protezione del limitrofo varco autostradale di servizio, motivo per il quale si e' resa necessaria la chiusura dell'A32 nel tratto tra Oulx e Susa anche in direzione di Torino attraverso l'immediato intervento della Polizia Stradale. Nel corso di quest'ultima azione, un sostituto commissario della polizia di Stato ha riportato ustioni ad una caviglia perche' attinto di striscio da una bomba carta. Tutti gli attacchi sono stati immediatamente respinti con il lancio di lacrimogeni da parte della forza pubblica schierata preventivamente all'esterno, a protezione del sito di interesse strategico nazionale e dell'area di rispetto definita da ordinanza prefettizia, rimasti inviolati, nonche' dell'autostrada A32. Le operazioni di bonifica dell'autostrada sono state completate alle ore 3.30, con la riapertura di tutte le carreggiate. L'attivita' di scavo all'interno del tunnel e' regolarmente in atto. Attive indagini in corso al fine di identificare gli autori delle azioni illecite.

- Roma, 25 lug. - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato un decreto che riduce ulteriormente i costi del Quirinale. Il Quirinale restituisce al Tesoro quattro milioni di euro per l'anno in corso. Lo rende noto un comunicato dell'ufficio stampa.

"Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato - si legge nel comunicato -, su proposta del Segretario Generale, un decreto che riduce ulteriormente i costi dell'amministrazione del Quirinale. Scopo del provvedimento e' di consentire la restituzione al Tesoro di 4 milioni di euro nell'anno in corso e di stabilizzare il riequilibrio del bilancio interno sulla base di una dotazione a carico del bilancio dello Stato di 224 milioni di euro per l'intero triennio 2015 -2017, pari al livello del 2007 e inferiore di 4 milioni rispetto alla dotazione del 2014".

"Si consegue cosi' - si legge nella nota - un risparmio complessivo per il bilancio dello Stato di 16 milioni di euro nel quadriennio 2014-2017 - che si aggiunge alla restituzione di circa 6,2 milioni di euro per effetto dell'applicazione del contributo sulle pensioni - e si pongono altresi' le premesse per ulteriori economie nel medio periodo".

Ecco le misure piu' significative: "equiparazione dell'indennita' di funzione del Segretario Generale all'importo dell'indennita' di comando prevista per i Consiglieri del Presidente della Repubblica, pari a 141 mila euro annui lordi; applicazione del tetto di 240 mila euro annui previsto dall'articolo 13, comma 1, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 ai compensi dei Consiglieri del Presidente della Repubblica a contratto; applicazione del medesimo tetto alle retribuzioni del personale, bloccandone con decorrenza immediata le progressioni economiche e prevedendo il riassorbimento dell'eventuale eccedenza (che riguarda peraltro solo 16 unita' di personale) nel corso del triennio 2015 - 2017; ulteriore significativa riduzione delle indennita' corrisposte al personale distaccato da altre amministrazioni".

"Con un successivo decreto - conclude la nota - si provvedera' all'approvazione di nuove tabelle stipendiali per il personale di ruolo e alla definizione di piu' stringenti requisiti per il pensionamento di anzianita', temi sui quali e' ancora in corso il confronto con le rappresentanze sindacali, alle quali come a tutto il personale va il ringraziamento della Segreteria generale per il senso di responsabilita', lo spirito di collaborazione e la correttezza con cui affrontano misure di riduzione della spesa e di riorganizzazione amministrativa".

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